follie rockstar

Per Sir Elton John è fondamentale vi siano almeno settantaquattro asciugamani profumati e sistemati all'interno della camera d'albergo

 

Fra le tante cose che mi affascinano dello showbiz,  i rider tecnici delle rockstar entrano di diritto fra le mie letture preferite.

Il rider tecnico è quel documento all’interno del quale, tolto tutto ciò che serve per il normale svolgimento dello spettacolo, dall’impianto agli strumenti, passando per le dimensioni del palco, i monitor e le luci, si trovano eccessi, richieste folli e bizzarrie.

Ve ne dico qualcuna.

Per Sir Elton John è fondamentale vi siano almeno settantaquattro asciugamani profumati e sistemati all’interno della camera d’albergo.

E Mariah Carey? A lei di asciugamani ne basta uno soltanto, ma sulla carta igienica non transige. Deve essere color rosa confetto.

Sarà forse per questo allora che i Red Hot Chili Pepper, i peperoncini più pazzi del mondo, pretendono cassetti pieni di biancheria intima. Casomai dovesse scappare.

Tori Amos vuole cento bottigliette di acqua da mezzo litro, fresca ma non fredda e James Blunt, forse per invidia vuole strafare: centoventi bottiglie; ma non di acqua bensì della sua birra preferita.

E così Marilyn Manson. Leggenda metropolitana vuole gli si facciano trovare in camera una bottiglia di assenzio ed una prostituta sdentata e calva.

Più pacato Robert Plant; messi da parte gli eccessi sessantottini con i suoi Led Zeppelin, sostiene che il miglior modo per rilassarsi prima di un concerto formidabile sia quello di metter su asse e ferro da stiro e dare una sistemata alle camicie.

A patto siano pulite.

Altrimenti ci pensa Eric Clapton, che convinto che le lavanderie degli hotel usino troppo amido nell’acqua, le camicie le lava da solo.

Si camuffa il giusto per non esser riconosciuto e, inserito il gettone nella lavatrice pubblica, attende pazientemente il lavaggio.

Slowhand anche nella vita di tutti i giorni.