Il mondo del cinema piange David Lynch, il regista onirico e visionario che ha messo in scena le più profonde contraddizioni dell'animo umano, gli incubi nascosti dietro la normalità apparente del vivere quotidiano, il sopravvento dell'inconscio sulla razionalità. Insomma, non è che tutte le sere viene voglia di vedere un film di David Lynch.
Eppure, se c'è un buon motivo per viaggiare in treno a Sud di Napoli, non è certo la certezza di arrivare in orario. Il Ministro Salvini non brilla per avere risolto il problema dei trasporti nel Mezzogiorno e ieri, munita di figlio e marito, ho viaggiato verso la Calabria con 65 minuti di ritardo.
E allora? Allora non basta dover arrivare in tempo a lavoro, dal medico, al supermercato, alla lezione di pilates e a prendere il bambino all'uscita di scuola?
Infatti al supermercato e alla lezione di pilates non ci vado. Ma sui treni di Salvini posso essere in ritardo senza colpa. In fondo c'è il Ministro a prendersi le responsabilità. Almeno in un mondo ideale. Seduta sul Frecciarossa ho osservato la scena che mi si presentava davanti agli occhi. Mio figlio appiccicava le figurine dei calciatori e mio marito dormiva con la gocciolina all'angolo della bocca.
Ecco un buon motivo per prendere il treno. Avere tempo. E in questo tempo rivedere Mulholland Drive. Ammetto di non averlo capito la prima volta e di non averlo capito nemmeno oggi. Voglio immaginare che nemmeno David Lynch lo abbia capito del tutto. Ma proprio in questa nebbia carica di mistero che somiglia un pò alla vita c'è tutta la potenza di Mulholland, che ci fa gioire e piangere insieme alla superba Naomi Watts nei panni della dolce Betty.
Cinque ragioni per rivedere Mulholland Drive. Uno, la tensione che t'incolla allo schermo. Due, il viaggio nei labirinti dell'inconscio. Tre, la palette dei colori e la fotografia. Quattro, l'interpretazione di Naomi Watts. Cinque, la sensazione di non averci capito niente, ma qualcosa sì.
Per quanto riguarda le scene di sesso ho solo sperato che in quel momento non passasse il controllore, e in generale che non passasse nessuno. Perché per le mamme si sa, il sesso non sta bene.