REGGIO. Consiglio regionale, schiaffo alla storia. Sparisce Giuditta. TRIPEPI

REGGIO. Consiglio regionale, schiaffo alla storia. Sparisce Giuditta. TRIPEPI

sgl      di RICCARDO TRIPEPI - Che i nostri politici non siano illuminati, è un sospetto che si è molto diffuso nell'ultimo cinquantennio. Che poi non siano in grado di risolvere i problemi della gente è un dato di fatto. Che potessero arrivare ad un tale grado di ottusità e mancanza di rispetto per le tradizioni, la storia e i valori di un'intera comunità, è scoperta di ieri.

A palazzo Campanella, durante la conferenza stampa di presentazione del libro di Damiano Guagliardi "Un pacco nel palazzo dei poteri", organizzata nella sala Giuditta Levato, si è registrata l'ultima e geniale pensata della nostra classe dirigente.

Al centro della sala, al posto del quadro che celebra gli scontri nei quali perse la vita la contadina calabrese incinta di sette mesi del suo terzo figlio per difendere i diritti dei braccianti, campeggiava una nuova opera d'arte (?). Un quadro enorme che raffigura in maniera soggettiva la violenza sulle donne. Di certo un'emergenza del nostro tempo, ma che nulla ha a che fare con il nome di Giuditta Levato e con ciò che esso rappresenta.

Il quadro, di Andrea Valere, sarebbe costato circa trentamila euro alla casse regionali, stando almeno ai rumors di palazzo, e la sua collocazione sarebbe stata decisa in autonomia dall'Ufficio di presidenza. Non è chiaro se la commissione dell'opera provenga dalla passata legislatura e sia stata portata a compimento adesso. E' certo invece che piazzarlo in un'aula già intitolata e cara ai calabresi rappresenta l'ennesimo schiaffo alla cultura e alla comune intelligenza.