David di Donatello. Criaco: "vincono gli ultimi e perde la Calabria dei vinti, del rancore e della mediocrità"

David di Donatello. Criaco: "vincono gli ultimi e perde la Calabria dei vinti, del rancore e della mediocrità"
"Vincono gli ultimi - dichiara Criaco - che hanno dato l'anima, davanti e intorno la camera da presa, per dimostrare che il male non e' un fatto genetico, ma un prodotto sociale e basta avere opportunita' e il destino muta. E perde la Calabria dei vinti, di quelli che tanto non si puo' far nulla. Quella del rancore, della mediocrita'. Quella dei migliori siamo noi e gli altri sono feccia. Perde un'autoproclamata intellighenzia da sagra paesana. Una politica che non ha visione e non ha entusiasmo. Perde la Calabria che si sente migliore ed e' la peggiore e non ha visto che il film aveva vinto a Venezia, nei festival internazionali, fra i calabresi normali; e vincera' ancora. Perche' non e' solo un film, ma un piccolo grande sogno, dei calabresi ultimi che vogliono diventare i primi". E' una doppia soddisfazione per lo scrittore di Africo, nel Reggino: un riconoscimento per un romanzo tanto amato dai lettori quanto avversato da certa intellighenzia meridionale e un momento di riscatto per quei tanti giovani calabresi e locridei per i quali la storia stessa di Criaco e' un segno di speranza in un futuro migliore. La storia di Criaco si lega infatti a doppio filo con la storia del successo del suo romanzo prima e del film poi. Un film partito quasi in sordina, realizzato con pochi mezzi per poi arrivare a conquistare il pubblico del festival del cinema di Venezia (tredici minuti di applausi) e via via delle kermesse cinematografiche di tutto il mondo, da Londra a New York, da Oslo a Taipei fino al traguardo di questa sera. Una storia cosi' bella da essere raccontata anch'essa in un libro curato da Goffredo Fofi e Luigi Franco che Rubbettino annuncia in libreria per il prossimo autunno. Si intitolera' "Anime Nere: dal libro al film" Il libro oltre a ripercorrere le tappe che hanno portato alla trasposizione filmica del romanzo attraverso le parole dello scrittore e del regista, offre la lucida analisi di Goffredo Fofi; le testimonianze fotografiche di Francesca Casciarri; le voci dei tanti protagonisti registrate da Maria Teresa D'Agostino; la sceneggiatura originale del film; due racconti sull'Aspromonte e Africo di Umberto Zanotti Bianco.