Nuovo record di infezioni confermate di coronavirus nel mondo: sono state oltre 212.300 in un giorno, facendo salire il bilancio a 11,3 milioni, mentre i decessi sono oltre 530mila. L'Oms ha registrato il numero più alto nelle Americhe, in particolare in Brasile e Usa, con almeno 130mila casi. E mentre in alcune regioni, tra cui proprio le Americhe, la pandemia non smette di correre, da gran parte del resto del mondo (Italia inclusa) continuano ad arrivare notizie di nuovi focolai.
Tra i più clamorosi quelli spagnoli, dove le autorità hanno chiuso per 5 giorni la regione de La Marina in Galizia, isolando 71mila abitanti. Il numero di persone contagiate, infatti, continua a crescere e supera già il centinaio. Sabato la stessa misura era stata decisa in Catalogna, con 200mila persone in lockdown nella regione di Segrià, in provincia di Lleida. Restrizioni del genere non venivano decise dal Paese dalla fine dello stato di emergenza, il 21 giugno. Sono 28mila nel Paese le persone di cui è stata confermata la morte per il coronavirus.
In Australia le autorità sanitarie hanno definito "potenzialmente esplosivo" il focolaio in nove torri di edilizia popolare a Melbourne: 3mila persone vi sono state confinate a causa delle molte infezioni. La speranza delle autorità è fermare il contagio prima di dover mettere in lockdown tutta la città. Nello Stato di Victoria i casi attivi sono 543, nel Paese 8.500 con 104 morti.
Nuove restrizioni anche in Israele, dove a causa del nuovo aumento di contagi il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato d'emergenza. A oltre 30mila persone è stata ordinata la quarantena, mentre vengono registrati circa mille nuovi casi ogni giorno, più del picco precedente. Israele ha contato oltre 29mila infezioni e 330 morti sinora.
Anche in Cisgiordania i palestinesi devono restare in casa, potendo uscire solo per le necessità essenziali, e il presidente Mahmoud Abbas ha prolungato lo stato d'emergenza per 30 giorni. Le autorità palestinesi temono che, se l'epidemia sfuggisse al controllo, potrebbe sopraffare il precario sistema sanitario.
Ancora tragici e preoccupanti dati da tutto il mondo. Il Messico ha superato i 30mila decessi per Covid-19, scalzando così la Francia dal quinto posto (253mila i contagi, all'incirca come la Spagna). E a Città del Messico protestano i venditori ambulanti, che chiedono di poter tornare nel centro cittadino, non sopportando più le conseguenze economiche delle restrizioni. Il centro giorni fa è stato riaperto, ma la decisione è stata rivista per il mancato rispetto delle regole sanitarie nei negozi. Record anche in Sudafrica, con 10mila nuovi casi giornalieri che hanno portato il totale a 188mila, di gran lunga più alto in Africa (3mila i decessi). I casi continuano ad aumentare nella provincia di Gauteng, dove si trovano Johannesburg e la capitale Pretoria, che ora conta quasi un terzo delle infezioni del Paese, mentre gli ospedalieri pubblici si riempiono. Anche l'India tocca il massimo numero d'infezioni in 24 ore con 24.850 casi, portando il totale a 673.165: è il quarto Paese più colpito al mondo dopo Stati Uniti, Brasile, Russia. Il bilancio delle vittime è salito a 20mila. Dagli Usa, che restano i più colpiti con 2.800.000 contagi e 130mila morti, la pandemia corre soprattutto a sud e sudovest, mentre la Florida supera la triste soglia di 200mila contagiati, con 10mila in un solo giorno.