di PIERO SANSONETTI* -
Renzi è venuto qui al Sud, prima a Catania e poi a Reggio, e ha detto una cosa giusta e triste:
c'è un pezzo di Italia che corre più della Germania - riferendosi alla Lombardia e al Nord - e c'è un pezzo che va lento lento. Se il Sud si riprende, tutta 1’Italia si salva.
Giusto, no? Dispiace soltanto che il Presidente del Consiglio non abbia fatto il ragionamento successivo. E cioè non si sia chiesto perché. Allora proviamo a fornire a Renzi qualche dato. Il presidente sa che in Lombardia ci sono una quantità di chilometri di autostrade circa 30 volte superiore alla quantità di km di autostrade che ci sono in Calabria? Eppure la Calabria è persino più lunga della Lombardia: tra Pavia e Bergamo (la città più a sud e quella più a nord ella Lombardia) ci sono 90 km, mentre tra Cosenza e Reggio ce ne sono 150 e tra il confine settentrionale della Calabria e lo Stretto ce ne sono più di 250.
Sa Renzi che se prendi il treno a Milano e vuoi arrivare a Napoli (750 km) ci metti quattro ore, e se poi da Napoli vuoi proseguire per Reggio (tratto molto più breve: meno di 500 chilometri) ci metti tra le 5 e le 6 ore? E lo sa che tra Milano e Napoli ci sono quasi 40 treni al glomo (dei quali 30 superveloci) e tra Napoli e Reggio ce ne sono nove (dei quali uno solo mediamente veloce)? Lo sa Renzi che il porto di Gioa Tauro è molto, molto inutilizzato perché non c'è un sistema ferroviario in grado di fare transitare agevolmente le merci, e che se ci fosse questo sistema ferroviario, il porto di Gioia potrebbe fare concorrenza ai grondi porti del Nord Europa?
Lo sa che sul versante ionico della Calabria c'è, per chi va in macchina, solo una mulattiera che produce morti tutti i giorni, e per chi va in treno una ferrovia a binario unico non elettrificata, percorsa da una littorina che ci mette sette ore per portare la gente da Reggio a Crotone pigiata in un paio di vagoni? Lo sa che l'aeroporto di Lamezia non è collegato alla stazione?
Ecco, fermiamoci qui. Dire: se il Sud riparte il paese è salvo è una cosa giusta e verissima. Però, amico presidente, poi bisogna dire un'altra cosa: "il mio governo si impregnerà di qui al 2018 con un solo obiettivo: ridurre il gap di opere pubbliche che esiste tra la Calabria e la Lombardia, tra la Sicilia e il Piemonte, perché in questi primi 150 anni di storia d'Italia, lo Stato ha usato le braccia e i soldi dei meridionali solo per arricchire il Nord e rafforzare le sue strutture. Ora bisogna invertire la tendenza e riequilibrare.
*Direttore del Garantista