LA NOTA. Nucera (Sel) sfida Oliverio: trova i soldi per il reddito minimo garantito

LA NOTA. Nucera (Sel) sfida Oliverio: trova i soldi per il reddito minimo garantito

rmg   di RICCARDO TRIPEPI

- Il consigliere regionale de La Sinistra Giovanni Nucera sfida Oliverio e il Pd: si trovino i soldi per la legge sul reddito minimo garantito. Non ha usato mezze misure il consigliere che dall’aula Commissioni di palazzo Campanella, insieme al Prc e a numerose associazioni, ha illustrato ai cronisti il lavoro fin qui svolto.

La normativa, relatore Mirabello (Pd), ha già avuto il primo sì, all’unanimità, in III Commissione. Il testo propone di corrispondere 7.200 euro annui (circa 600 euro al mese) alle fasce più povere della popolazione calabrese. In particolare, all’articolo 4 della legge, vengono indicati i soggetti beneficiari. Si tratta di disoccupati, di inoccupati iscritti ai centri per l’impiego, ai lavoratori privi di retribuzione che comunque risiedano da oltre due anni in Calabria. Il reddito personale imponibile per avere accesso al sussidio dovrà essere non superiore, nell’anno precedente la presentazione dell’istanza, a 8mila euro.

Intenti più che positivi, insomma. Nucera ha sottolineato, inoltre, come molti big del Pd calabrese (Adamo, Bossio, Guccione) si siano impegnati sul tema presentando altre proposte. Il problema, però, è legato alla copertura finanziaria del testo di legge che dovrà passare al vaglio della Commissione “Bilancio”.

Al momento la scheda tecnico-finanziaria che accompagna il testo normativo approntato da Nucera è generica e prevede un ricorso ai fondi comunitari e a risparmi sui gettoni di consiglieri, dirigenti e burocrazia. Il consigliere de La Sinistra ha spiegato che nei prossimi giorni verranno meglio specificati gli importi, ma non si è nascosto dietro il dito. «E’ chiaro che la questione è politica – ha detto Nucera – il governatore Oliverio e il Pd hanno il dovere di trovare le risorse per finanziare questa legge oppure devono bocciarla assumendosene la responsabilità.La Calabria – ha spiegato ancora il consigliere regionale – è la regione più povera d'Italia e forse anche d'Europa. Dunque non capisco come sia possibile che la Lombardia, che è invece la regione più ricca, abbia appena avviato una sperimentazione circa il reddito di cittadinanza investendo mezzo miliardo di Euro e che la stessa cosa non si possa fare anche qui da noi».

Al fianco di Nucera, le associazioni Libera, il Forum del Terzo settore, Miseria Ladra e il Prc al completo, guidato dal segretario Limoncino. In aula Commissioni, per l’occasione, si è fatto rivedere anche l’ex consigliere regionale Damiano Guagliardi che ha ribadito l’importanza di un segnale politico su una questione di vitale rilevanza per le fasce più deboli della popolazione calabrese.

Per riuscire a finanziare, almeno parzialmente, il testo si punta ovviamente ai finanziamenti europei. Si tratta di 893 milioni di euro ancora non spesi dalla Regione, secondo le stime di Nucera, e che dovranno esserlo entro il mese di dicembre. «Ne basta una piccola parte –ha precisato – per poter dare copertura finanziaria alla legge». Nucera ha già chiesto alla giunta e ai dirigenti competenti di sapere se esiste questa possibilità, ma la risposta non gli è stata ancora fornita.