L’ARCIGAY di REGGIO presenta il 27 luglio  “La Cura Provvisoria dei Tratti Fragili” di Eleonora Scrivo e Tiziana Calabrò

L’ARCIGAY di REGGIO presenta il 27 luglio  “La Cura Provvisoria dei Tratti Fragili” di Eleonora Scrivo e Tiziana Calabrò

L’associazione Arcigay I Due Mari RC è lieta di comunicare che, lunedì 27 luglio verrà presentato il libro scritto da Tiziana Calabrò ed Eleonora Scrivo, “La cura provvisoria dei tratti fragili” edito da Città del Sole. “Siamo davvero orgogliose e orgogliosi di essere riusciti ad organizzare questo evento” dichiara Michela Calabrò presidentessa del Comitato Arcigay RC “il rapporto personale e l’amicizia, che si è consolidata nel tempo con Tiziana ed Eleonora, ha arricchito il nostro percorso di attivismo ma soprattutto ci ha aiutato a capire che il lavoro di squadra che scaturisce dalle collaborazioni creative è l’arma più potente per cambiare il mondo che ci circonda”.

L’appuntamento è per lunedì 27 luglio alle ore 19,00 presso il lido Flowery Beach (via Marina bassa-RC), le due autrici ci racconteranno come si è sviluppata l’idea fino a diventare opera narrativa e sarà moderato da Anna Foti. Letture scelte a cura di: Elvira Costarella, Eleonora Uccellini, Masella Cotroneo e Salvatore Piromalli

Le autrici

Tiziana Bianca Calabrò nasce nel 1970, nel sud suddissimo. Da sempre abita nella stessa città, nella stessa via, nello stesso palazzo e persino sullo stesso pianerottolo. Tuttavia ha molto viaggiato dentro la sua testa e forse da qualche vagabondaggio onirico, non è del tutto tornata. Di viaggi, quelli veri, poi ne ha fatti, ma non crede abbiano influenzato la sua formazione, però, si è molto divertita. Da otto anni scrive sul suo blog che ha chiamato “La medaglia del rovescio”. Pensa che da allora molto si è aggiunto nella sua vita immaginaria e anche in quella reale, tra esperimenti di scrittura e incontri, tra cui quello con Eleonora Scrivo, senza la quale, questo libro, non ci sarebbe stato.


Eleonora Scrivo nasce, a sua insaputa, nel 1972. Cresce alimentando uno stupore congenito e nutrito da letture precoci, interrogandosi sulla singolarità del mondo che sta fuori dai libri e sforzandosi di decifrarlo. Scopre, quindi, il calcio, l’impegno politico, la disciplina dell’attesa oltre l’ultima pagina. Intanto scrive, prevalentemente poesie, alcune le perde, altre resistono e diventano, nel 2018, un libro: “(R)umori sinistri: taccuino liquido di trambusti mancini dell’anima” che le vale la menzione al premio internazionale Mario Luzi. “La cura provvisoria dei tratti fragili” è l’esordio con la narrativa, ma lei fa finta di non saperlo e resta concentrata sulla cottura del sugo alla genovese, convinta, ormai, che lì risieda il segreto della felicità.