CALABRIA D'AUTORE. Daniele Castrizio: un vero greco a Reggio

CALABRIA D'AUTORE. Daniele Castrizio: un vero greco a Reggio

Castrizio      dI LETIZIA CUZZOLA - Ultimi incontri per la rassegna Calabria d’autore che continua ad incantare il suo pubblico con le storie delle penne che meglio hanno saputo narrare i nostri territori. Ad animare la sesta serata ci ha pensato Daniele Castrizio con la sua immensa voglia di vivere e le sue parole come un fiume in piena.

 Reggio e quelle origini bizantine dimenticate, Reggio e l’invidia che sembra un gene insito nei rriggitani che ricordano i personaggi dei racconti di Giufà, quella Grecia che se questa città imparasse a guardarsi allo specchio sarebbe più ellenica della stessa Atene. Castrizio incarna l’essenza di quella Calabria bizantina che ha cambiato le sorti di un intero Impero, ma come accade quotidianamente ce ne siamo dimenticati.

 Per un’ora e mezzo il tempo è sembrato fermarsi, il pubblico ha potuto riconsiderare il concetto di casa, non solo per l’atmosfera che si è venuta a creare, ma per i racconti di Daniele, pagine di storia che ogni reggino ha dentro, vive nei suoi gesti senza però riuscire a dar loro un nome. E il mare, quel mare davanti a cui, qualcuno scrisse, la felicità è un’idea semplice. Le onde del tempo che hanno portato a riva popoli, culture che questa terra ha sempre accolto senza mai opporre resistenza, includendo pacificamente.

 Ma la memoria è liquida e scivola, non trattiene. La barbarie del quotidiano vivere in un’anarchia che è tutta nostra prende il sopravvento. Forse un giorno riapriremo gli occhi e scopriremo il nostro glorioso passato, ma fino ad allora continuerà a risuonare il detto secondo il quale “Rriggiu non vindiu mai ‘ranu”.

 Esiste davvero una Calabria d’autore che scrive, va al cuore di se stessa e che nella rassegna omonima sta trovando un giusto apprezzamento di pubblico e critica, a riprova che non è necessario avere un capitale economico per organizzare eventi di qualità, ma sono sufficienti una buona dose di curiosità, entusiasmo e voglia di condividere.