PORTO GIOIA TAURO. Le cose fatte e quelle da fare

PORTO GIOIA TAURO. Le cose fatte e quelle da fare

Ad inizio luglio 2024 è stata inaugurata la banchina Ovest del Porto di Gioia Tauro.

Il porto di Gioia si può schematizzare come un grande rettangolo. Nel lato Est si svolge la funzione del porto più conosciuta, il transhipment, cioè lo sbarco dei contenitori dalle grandi navi oceaniche ed il reimbarco su navi più piccole che distribuiscono nel Mediterraneo. Nel lato Nord si svolgono le funzioni di imbarco di auto prodotte in Italia che vengono vendute in altri continenti o lo sbarco di auto prodotte in altri continenti e vendute in Italia. Adesso con la realizzazione della banchina Ovest si può dar vita ad una nuova attività relativa alla cantieristica navale.

Si è avuto modo di discutere di alcuni elementi che hanno fatto diventare la banchina Ovest un’opera infrastrutturale di riferimento per la Calabria. Si è discusso molto dell’importanza del processo di pianificazione partecipato svolto durante il 2016. Dopo una interlocuzione approfondita con sindacati, concessionari, parti sociali, cittadini, università, la Giunta del Presidente Oliverio ed il Consiglio Regionale della Calabria hanno approvato il Piano Regionale Trasporti.

Nel Piano una parte significativa viene assegnata al Porto di Gioia Tauro, per il quale sono definiti vari interventi, tra i quali “completamento delle opere inerenti banchina ovest”. Nel marzo 2017, il Piano è stato valutato positivamente dalla UE, ed è ancora oggi operativo.

Si è discusso molto della questione cruciale per Gioia Tauro, così come per tutti i grandi porti, della necessità di diversificare le attività. Nel 2015, dopo le giornate difficili in cui lo scalo ha rischiato la chiusura, con un confronto serrato tra tutti gli interlocutori in campo, la Regione ha individuato nella cantieristica navale la nuova attività che può svolgersi a Gioia Tauro. La manutenzione delle navi che sostano a Gioia può essere subito avviata, ed ha come riferimento strategico un bacino di carenaggio per navi di grandi dimensioni.

L’attività di manutenzione navale ha due aspetti: permette alle navi che arrivano di effettuare manutenzioni senza fermarsi in altri porti, quindi valore aggiunto per gli armatori delle navi; lavoro per le imprese locali metalmeccaniche, elettriche, informatiche e termoidrauliche, quindi valore aggiunto per ilterritorio.

Una questione che non viene mai discussa è quella delle risorse. Sull’interscambiabilità dei soldi esistono decine di barzellette. Però può essere utile specificare qualche aspetto sulla differente qualità ed importanza delle risorse a disposizione di una Regione.

I soldi che arrivano (o non arrivano) ad una Regione non sono tutti uguali. Oltre la spesa ordinaria le risorse per investimenti arrivano da tre tipologie principali di programmi, da cui poi prendono il nome: PON (Programmi Operativi Nazionali, gestiti dalle autorità centrali); POR (Programmi Operativi Regionali, implementati dalle singole autorità regionali); FSC (Fondo Sviluppo e Coesione, destinati alle amministrazioni regionali e locali, rispondono ai bisogni dei territori e finanziano progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale).

Utilizzando queste sigle è possibile rileggere vari articoli sui giornali di carta ed on line. Dalla lettura emerge che i soldi “veri” sono quelli FSC. Gli altri magari rispondono alle decine di indicatori dati a Bruxelles ed a Roma, sono certificabili, producono spesa rendicontabile, ma i cittadini a volte non ne vedono i risultati. Allora il tema è: come spendere al meglio i soldi FSC? Come utilizzarli in modo da accrescere significativamente le potenzialità del territorio?

La banchina Ovest rappresenta l’esempio più chiaro dell’utilizzo ottimale dei fondi di cui dispone la Regione Calabria. Risorse del Fondo Sviluppo e Coesione della Regione sono spese in un’opera altamente produttiva sul piano economico e sociale. Senza produrre solo “spesa”, magari certificabile per l’Europa o per il Governo Italiano, ma che non produce sviluppo percepito dai cittadini.

La Regione, considerando che Gioia è un porto nazionale, presenta il problema della banchina Ovest al Ministero in varie occasioni tra il 2016 ed il 2017. Il Ministero non finanzia. Nel 2018, la Regione, ritenendo che la banchina ovest sia decisiva per lo sviluppo del porto e di tutta la regione, finanzia l’investimento con fondi FSC 2014-2020 con delibera di Giunta regionale del luglio. Viene firmato un Accordo con l’Autorità Portuale attribuendo 16.5 milioni, per “lavori di completamento della banchina di ponente”. Con i soldi a disposizione l’Autorità Portuale sviluppa il progetto definitivo, aggiudica i lavori. Oggi i lavori sono completati, c’è stata l’inaugurazione e l’opera può entrare in funzione.

I fondi FSC costituiscono la risorsa più importante per le Regioni, in particolare per quelle del Sud. Rimane qualche perplessità sui 300 milioni di FSC 21-27 della Calabria che la Regione ha destinato al Ponte nel gennaio 2024. Adesso è però importante per i cittadini calabresi sapere che opere cruciali che generano occupazione e sviluppo possono essere fatte, è però necessario svolgere tutti i passi con trasparenza e con il massimo di confronto pubblico.

Il percorso di pianificazione, programmazione e finanziamento è stato portato avanti dalla Regione tra il 2015 ed il 2019, con il Presidente Oliverio, la Giunta, il Consiglio, le Commissioni Consiliari, le Direzioni Generali, i Dirigenti di Settore, i Funzionari.

Il percorso esecutivo, di aggiudicazione, e di realizzazione è stato portato avanti dall’Autorità Portuale, a partire dal Presidente Agostinelli, con l’Ufficio Tecnico, la Direzione Lavori, il RUP, i collaudatori, e dall’impresa realizzatrice con i propri tecnici e le proprie maestranze e con tutti i fornitori che hanno collaborato.

Il nuovo FSC 2021-27 è arrivato ed è disponibile per la Regione. Come prima detto nel grande rettangolo che è il porto, manca il completamento del lato Sud.

È il momento per la Regione di finanziare, oltre il Ponte, anche le infrastrutture del porto di Gioia Tauro, dato che il PNRR ha dato oltre mezzo miliardo al porto di Genova, oltre mezzo miliardo al porto di Trieste, e solo spiccioli a Gioia per l’elettricità nelle banchine. È il momento di finanziare il lato Sud, è già nel piano approvato, bisogna solo programmare e finanziare.

La banchina Ovest dimostra che la Calabria, senza complessi e con coraggio e determinazione, può decidere e realizzare per il suo futuro.

Francesco Russo

*UniRC