Il ballo della città metropolitana

Il ballo della città metropolitana
cittàMetr    In prossimità dell’estate, come consuetudine, le strutture dei Lidi della Via Marina stanno prendendo forma, pronte ad ospitare i bagnanti durante il giorno e gli appassionati della discoteca per notti all’insegna del ballo. La musica che accompagnerà la stagione estiva sarà il solito mix tra pezzi nuovi ed evergreen, e, come ogni anno improbabili Tony Manero e “Regine della salsa” imperverseranno al centro della pista.

Molto più incerto è il ballo che sta preparando una futura reginetta, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, che alla fine del cosiddetto semestre bianco, da giugno 2016 a gennaio 2017, verrà ufficialmente “premiata”. Quali passi studierà in questi mesi per farsi trovare pronta nel giorno del fatidico annuncio?  Ma, soprattutto, se e cosa continuerà a ballare dopo l’incoronazione. Domande legittime perché ognuno di noi, magari non quella sera, ma in futuro sicuramente, dovrà ballare con la reginetta.

Passi nuovi mai provati, passi vecchi ormai dimenticati, balli studiati solo per pestarsi i piedi, balli soltanto accennati per tornare a sedersi, già stanchi e svogliati, passi da studiare e riprovare, lei per dimostrare di aver meritato il premio, tutti noi per dimostrarci degni compagni. Nessuno può esimersi dalla propria parte, affinché la coreografia e le luci non durino solo il tempo di una formale premiazione, ma siano l’inizio di una nuova e duratura rappresentazione, attraverso la quale, lei (reginetta non per una sera) e noi, ballerini più o meno protagonisti, si possa assieme raccogliere dei successi futuri.

Ed allora, chi quel giorno le darà ufficialmente il premio non dovrà accontentarsi di posarle una corona sulla testa e metterle una fascia attorno al collo. Da quel momento, infatti, dovrà quotidianamente pungolarla per massimizzare le opportunità’ del premio assegnato, trovando nuove soluzioni per balli innovativi e nello stesso tempo capaci di assorbire il meglio della tradizione, per quel connubio vincente raramente sfruttato. Si dovrà lavorare in piena sinergia e collaborazione, per definire un’oculata programmazione che possa valorizzare i tanti “teatri” che hanno avuto un ruolo determinante per l’assegnazione del titolo. Tutto questo affinché nei suoi balli futuri non vengano trascurate le “piste” più piccole e defilate, illudendosi che possa bastare solo la pista centrale, quella striscia tra Corso Garibaldi e Via Marina. Ed a tutti noi, comparse e ballerini solisti, non resta che allenarci, senza sosta, anche lontano dalle luci dei riflettori e nello spazio anche piccolo che comunque fa parte della totalità della pista. E non smettiamo di invitarla a ballare, di insegnarle e di imparare, migliorandoci e migliorarla, affinché’ non balli da sola, e si smetta di rimanere seduti.