«Il consigliere-pastore Massimo Ripepi è stato uno dei principali protagonisti, in negativo, della stagione nefasta che ha portato all’attivazione della procedura di fallimento per la nostra azienda di trasporti pubblici - ha aggiunto Albanese - lavoratori ed i cittadini questo lo ricordano bene, cosi come ricordano gli sforzi messi in campo dalla nostra Amministrazione per invertire la rotta del default e riportare l’Azienda sul binario del risanamento prima e della crescita poi. Che Ripepi oggi, tentando di riacquistare una verginità e di catturare un po’ di visibilità politica, tenti maldestramente di darci lezioni di buona amministrazione è sinceramente inaccettabile. E’ un po’ come se l’untore si travestisse maldestramente da medico per presentarsi al capezzale del malato, mentre questo è già sulla via della guarigione».
«Piuttosto Ripepi dovrebbe spiegare, anche a nome dei degni compari che lo affiancavano negli anni del sacco della Città, come si è arrivati qualche anno fa al fallimento Atam, con centinaia di lavoratori in piazza preoccupati di finire in mezzo a una strada. Oggi le cose sono completamente cambiate - ha aggiunto Albanese - grazie alla lungimiranza di questa Amministrazione che, invece di fare spallucce di fronte ad una situazione che appariva disperata, si è assunta, con responsabilità e autorevolezza, il carico di un’azienda che era davvero ad un passo dal default finanziario, e l’ha traghettata nelle acque sicure del risanamento e della crescita. E se oggi il Sindaco Falcomatà, insieme agli autorevoli rappresentanti del governo cittadino e metropolitano e all’Amministratore Unico Perrelli, ha la possibilità di programmare un futuro di crescita per l’azienda, nell’ambito del contesto metropolitano e di un servizio integrato che guarda allo Stretto e alla Città di Messina come nuovo bacino d’utenza allargato, questo lo si deve esclusivamente alla lungimiranza dell’Amministrazione e alla disponibilità dei lavoratori, che in questi anni hanno remato nella direzione giusta, portando l’Atam verso una prospettiva di rinascita finanziaria e gestionale».