CALABRIA. Cia (agricoltori), maltempo devastante e si rischia il gelo

CALABRIA. Cia (agricoltori), maltempo devastante e si rischia il gelo
Non si placa l'ondata di maltempo in Italia e le campagne cominciano a fare la conta di danni e disagi: aumentano le spese per il riscaldamento di serre e stalle, le produzioni orticole in campo aperto rischiano di ''soffocare'' con l'allagamento dei terreni, mentre l'abbassamento brusco delle temperature, anche sotto lo zero, fa crollare la resa produttiva degli animali da latte fino al 20 per cento. Mentre la voce 'energia' ha incrementato del 5% i costi produttivi, senza che sia entrato ancora in vigore il taglio dell'accisa sul gasolio agricolo.   Lo afferma in una nota la Confederazione italiana agricoltori (Cia), spiegando che le maggiori difficolta' si riscontrano al centro-sud.   Nei campi coltivati la pioggia incessante e permanente di questi giorni ha provocato allagamenti estesi, in particolare in Calabria e Basilicata, provocando condizioni di asfissia nei terreni - spiega la Cia - e pericolo di ammuffimento delle radici. Senza contare che, con l'arrivo della neve e del ghiaccio, le colture in pieno campo come spinaci, verze, radicchio, cicorie, carciofi, cavoli e broccoli rischiano il congelamento con il blocco della crescita. Nel Pescarese prima ''Attila'' e poi la neve hanno abbattuto interi ettari di vigneto, mentre nel basso Lazio l'eccezionale grandinata della scorsa settimana ha lasciato il caos nei campi e fabbricati agricoli completamente rovinati.   A spaventare, poi, e' anche il ''caos viabilita''' che rallenta la logistica e i trasporti legati all'attivita' aziendale, quindi la distribuzione dei prodotti, soprattutto quelli freschi, e l'approvvigionamento di mangimi e concimi.   D'altra parte - sottolinea la Cia - ci sono grossi disagi in Puglia, in Abruzzo e nel basso Lazio per la presenza di fango, acqua e detriti su molte strade provinciali e statali e soprattutto nelle Marche e in Basilicata per l'esondazione rispettivamente del Tenna e del Tesino e dei fiumi Basento, Agri e Sinni. Un problema serio che riguarda prima di tutto le aziende agricole situate nelle aree interne e di montagna.   Intanto il freddo artico sta gia' facendo lievitare la voce ''energia''. Il riscaldamento costante di serre e stalle - osserva la Cia - ha gia' portato a un aggravio del 5 per cento sui costi produttivi. Per questo non si puo' piu' aspettare: bisogna emanare subito il decreto di attuazione della norma contenuta nel ''decreto del Fare'' che rende operativa l'agevolazione sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, con il taglio dell'accisa.