Scilla in passerella: da Forza Italia porte chiuse a Scopelliti. E nel Pd si levano le voci critiche

Scilla in passerella: da Forza Italia porte chiuse a Scopelliti. E nel Pd si levano le voci critiche
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Foti: «Nel partito non ci sono porte girevoli». Naccari: «Alternativa alle primarie? C’è solo la cooptazione». Raffa: «L’etica parte dalla propria coerenza». Talarico: «Ma davvero i partiti non sapevano dei rapporti imbarazzanti dei consiglieri arrestati?»

«Non ci sarà nessun rientro: nel partito non ci sono porte girevoli. D’altra parte, nessuno di questi signori è mai stato in Forza Italia. Possiamo aprire a delle future alleanze, ma non ci può essere nessun ritorno a casa»: così Nino Foti, vicecoordinatore regionale FI, rispondendo alla domanda del giornalista Alessandro Russo, ha chiuso la porta all’ingresso dell’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti nel partito di Silvio Berlusconi. Una terrazza Le Sirene affollata per #Calabriaoltre il declino della politica, quinto appuntamento di Scilla in Passerella, l’evento organizzato dalla Filodrammatica Scillese con la direzione artistica di Ossi di Seppia e Sabbiarossa Edizioni. Una ripartenza che non può prescindere dall’autocritica di governanti e governati: «In questi ultimi tempi, siamo portati a vivere il nostro ruolo pubblico con vergogna e senso di colpa» ha sottolineato Mimmo Talarico, consigliere regionale indipendente, «anche perché la stampa spesso non aiuta a capire. Ma occorre domandarsi cosa si vuole fare per la Calabria: troppo spesso ci si parla addosso cercando solo consensi». «Non può essere esclusivamente l’affidabilità sul piano amicale l’unico requisito per fare politica» ha rincarato Giuseppe Raffa, presidente della provincia di Reggio Calabria, candidato alla guida della Regione da una parte del gruppo dirigente di Forza Italia. «È necessario saper dire di no e rispondere alla propria coscienza» ha continuato: «Da vicesindaco di Reggio, mi avevano chiesto e ripetuto continuità. Ma nessuno può calpestare la dignità personale». Dal canto suo, Demetrio Naccari Carlizzi, consigliere regionale, ha giudicato la situazione della sua compagine politica «un quadro per alcuni versi imbarazzante. L’alternativa a delle primarie 2.0, con dei giovani capaci che portino a nuove politiche pubbliche, è la cooptazione».

Dopo un passaggio polemico sulla nomina di Ivano Nasso a presidente della Fondazione Calabria Film Commission, giudicata da tutti i relatori assolutamente inopportuna e incomprensibile, anche a fronte dell’esclusione “via bando” dello scrittore Mimmo Gangemi, gli ospiti sono stati incalzati da Alessandro Russo sulla questione infiltrazioni tra ‘ndrangheta e politica: «oramai la magistratura ricopre i vuoti lasciati dalla politica» ha chiosato il giornalista. Per Talarico «occorre andare oltre i poli opposti del giustizialismo e del moralismo. È un problema politico, di chi sceglie di avere un certo tipo di consenso. Davvero non si è a conoscenza di determinati rapporti da parte di alcuni esponenti dei partiti? Davvero i partiti che li hanno candidati non avevano alcun sentore dei comportamenti dei consiglieri regionali arrestati? Di certo, c’è da riflettere molto sul confine tra ciò che è moralmente riprovevole e l’illecito penale o amministrativo». «Io non chiedo a un sindaco di fare lo sceriffo» ha sottolineato Naccari Carlizzi «Deve essere giudicato per gli atti e i gesti amministrativi. La magistratura è un baluardo di legalità ma non si può delegare l’impegno a singole persone, con gli organici di polizia e forze dell’ordine incompleti. Vi è un evidente limite di natura statale, per i beni pubblici essenziali che lo Stato non è in grado di garantire». Raffa ha invece precisato come sia «troppo facile scaricare le responsabilità sulle segreterie dei partiti. Chi fa politica, deve stringere un patto con se stesso e opporsi. La pulizia deve partire dalla coerenza personale di chi vuole svolgere una funzione pubblica».

Durante il dibattito, è stato offerto un rinfresco a cura dell’hotel “Le Sirene”.

Oggi Scilla in Passerella si ferma per riprendere domani, sempre alle ore 21:30, al lido Francesco con la #Calabriaoltre la narrazione. Per andare al di là dei sensazionalismi con Paola Bottero, scrittrice, Fabio Mollo, regista, Antonio De Bernardo, magistrato antimafia, moderati dal giornalista Alessandro Russo.
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Si allegano 2 foto della serata