TRENI e SUD. E il governo con ministro Salvini allunga i tempi per Sud, Calabria e Sicilia

TRENI e SUD. E il governo con ministro Salvini allunga i tempi per Sud, Calabria e Sicilia
Il 7 Maggio i giornali hanno pubblicato un comunicato stampa della forza politica di governo che regge il Ministero dei Trasporti, in cui si dichiara a proposito della linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria: “La nuova linea ferroviaria non solo accorcerà i tempi di viaggio, ma aprirà nuove prospettive per il commercio e il turismo”.
Dichiarazione molto interessante. È necessario richiamare alcuni elementi, affinché si possa comprendere il grande interesse che suscita.

UNO.
La linea ferroviaria attuale di tipo convenzionale da Reggio Calabria a Salerno è lunga 393 chilometri. Il tracciato è vecchio di 50 anni in alcuni tratti, e di 100 anni in altri tratti, quindi con curve e controcurve che una nuova linea dovrebbe eliminare. DISTANZA STORICA: 393 CHILOMETRI

DUE.

In tutto il mondo si sono realizzati ad oggi circa 60.000 chilometri di linee ad Alta Velocità, circa 70.000 chilometri sono in corso di realizzazione oppure sono progettati o pianificati. Rimanendo in Europa, tre Paesi con caratteristiche socio-economiche simili hanno realizzato nuove linee di Alta Velocità: Francia, Italia e Spagna. Le linee ad Alta Velocità si realizzano per abbattere i tempi di percorrenza tra le due città che stanno agli estremi, facendo crescere l’economia, l’integrazione sociale e la qualità ambientale. Per ridurre il tempo di percorrenza, ipotizzando di usare lo stesso treno nella linea storica ed in quella ad Alta Velocità, bisogna ridurre la distanza. La prima cosa da fare nel progettare una nuova ferrovia ad Alta Velocità è quindi provare a realizzare una linea dritta tra le due città poste agli estremi. Ci sono però ostacoli naturali che lo impediscono. In ogni caso si prova a fare la linea quanto più dritta possibile.
Analizzando le linee di Alta Velocità realizzate nei tre paesi europei, rispetto alle corrispondenti linee storiche convenzionali, si ha che il totale di chilometri di Alta Velocità è 4739, mentre il totale di chilometri delle linee convenzionali, che collegano le stesse città, è di 5315 chilometri. Cioè mediamente quando si costruisce una linea Alta Velocità la sua lunghezza, tra gli estremi, è circa il 10% in meno della linea convenzionale. Per fare un esempio italiano: la Roma Firenze storica era lunga 315 chilometri, quando è stata realizzata la nuova linea chiamata Direttissima, la lunghezza è diventata 237,5 chilometri, cioè più corta di oltre 70 chilometri. Sostanzialmente realizzando una nuova linea si tagliano i curvoni. Con una linea convenzionale di 393 chilometri, facendo un progetto medio europeo si toglie il 10%, ottenendo la distanza di circa 353 chilometri. Cioè 40 chilometri in meno.
DISTANZA EUROPEA ALTA VELOCITA’: 353 CHILOMETRI

TRE.
Tra il Governo Conte 2 ed il Governo Draghi, Ministri dei Trasporti De Micheli e Giovannini, viene predisposto un documento per l’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria. Il 5 aprile 2021 il Ministro Giovannini invia alle Camere il documento di fattibilità. Subito dopo, l’8 Giugno 2021, l’Amministratore Delegato di RFI (l’azienda di Ferrovie che costruisce e gestisce le linee) è stata ascoltata dalla Commissione Trasporti del Senato. Dalle dichiarazioni riportate nel comunicato ANSA emerge per la distanza tra Salerno e Reggio Calabria: “saranno 445 chilometri”. Cioè che si fa? Invece di accorciare, si propone una linea più lunga dell’attuale. È il primo caso al mondo in cui realizzando l’Alta Velocità la distanza invece di diminuire aumenta.
DISTANZA MINISTRI DE MICHELI, GIOVANNINI: 445 CHILOMETRI

TRE BIS
Sulla base dei tempi complessivi di 3 e 40 della proposta governativa, vista al punto TRE e di 3 ore della proposta che verrebbe fatta utilizzando i criteri internazionale, si possono calcolare i tempi da Roma ai capoluoghi di provincia della Calabria, scoprendo che non c’è alcun vantaggio per nessuno nella proposta governativa. Le ipotesi sono:
-da Roma a Salerno la linea è già realizzata e si impiegano 70 minuti;
-i tempi per le destinazioni intermedie tra Salerno e Reggio sulla linea vengono calcolati proporzionalmente alle         distanze, in relazione ai tempi complessivi di ogni proposta;
-per le distanze sulla linea governativa si utilizzano quelle presentate in Commissione Trasporti;
-per i capoluoghi non direttamente serviti dalla linea Alta Velocità (sia la governativa che la internazionale) si utilizza   l’Alta Velocità sino ai nodi di deviazione e da questi nodi si utilizzano le linee attuali con i tempi attuali;
-per tutti i capoluoghi viene calcolato il tempo di un treno diretto per Roma senza fermate.
In queste ipotesi facendo solo alcune addizioni si ricavano i tempi di collegamento tra Roma e tutti i capoluoghi della Calabria. Con la proposta governativa si impiegano 35 minuti in più per arrivare a Catanzaro, rispetto alla proposta internazionale, 14 minuti in più per arrivare a Cosenza; 5 minuti in più per arrivare a Crotone; 40 minuti in più per arrivare a Reggio Calabria; 35 minuti in più per arrivare a Vibo.
Cioè con la proposta governativa si impiega più tempo per arrivare in qualunque capoluogo della Calabria.

QUATTRO: distanza di oggi
A questo punto si riprende il comunicato del 7 Maggio 2024, cui è allegata una cartina del Mezzogiorno con  l’indicazione della linea di Alta Velocità, predisposta da RFI con data 20/04/2024.
Nel testo, riportato accanto alla cartina, si legge: “Il progetto prevede la realizzazione della nuova linea AV
Salerno – Reggio Calabria che garantirà la continuità di un itinerario strategico per la connessione tra il Sud ed il Nord.

L’itinerario complessivamente avrà uno sviluppo compreso tra i 450 km e i 520 (a seconda delle configurazioni infrastrutturali), suddiviso in lotti funzionali, realizzabili per fasi in funzione dei finanziamenti a disposizione”.
Cioè leggendo il testo emerge che la nuova distanza non sarà di 445 chilometri, ma sarà tra 450 e 520. Il Governo Meloni, Ministro dei Trasporti Salvini, propone quindi un ulteriore allungamento. Aumentando la distanza precedente.
DISTANZA MINISTRO SALVINI: 450-520 CHILOMETRI

QUATTRO BIS
È importante dire che il Mezzogiorno va sviluppato tutto. Senza fatti di campanilismo. In questo senso è  assolutamente corretto realizzare una linea ad Alta Velocità che colleghi Salerno-Battipaglia a Potenza. Questa linea deve proseguire e raggiungere lo Jonio, tra Metaponto e Policoro, facendo i capolinea a Sibari ed a Taranto. Bisogna fare come in Spagna dove la prima linea ad Alta Velocità realizzata è stata la linea che da Madrid va verso Sud arrivando a Siviglia. Questa linea giunta Cordova si dirama in una seconda linea che, sempre ad Alta Velocità, porta a Malaga. Allo stesso modo la linea italiana deve andare in linea diretta da Roma a Reggio Calabria. La linea giunta a Salerno-Battipaglia si deve diramare in una seconda linea che, sempre ad Alta Velocità, porti a Potenza, Metaponto, Taranto e Sibari. Con i soldi dei 170 chilometri in più (520-350=170) invece di fare zig-zag, si potrebbe finanziare
integralmente la tratta Battipaglia, Potenza, Metaponto. Il Ministro, con le forze politiche di Governo e Opposizione, potrebbe impegnarsi in questo grande progetto per il rilancio del Sud.

CONCLUSIONE
Non è necessario fare commenti a questi numeri. Non c’è bisogno di essere tecnici per dare un giudizio. Con questa linea da 450-520 chilometri si impiegheranno 4 ore per andare da Reggio Calabria alla Capitale. Il FrecciaArgento 8352, voluto ed ottenuto dalla Regione Calabria nel 2017 e che è stato operativo sino al 2019, impiegava 4 ore e mezza per collegare Roma e lo Stretto. E questo tempo è stato ottenuto gratis. Senza spendere nemmeno un euro sulla linea.
La cosa più utile da fare subito sarebbe ripristinare quanto ottenuto nel 2017 offrendo ai cittadini calabresi, ai turisti, a tutti quelli che devono e vogliono partire o arrivare dal/al Sud, un treno che colleghi in 4 ore e mezza. È fattibile senza spendere un euro. È altrettanto importante avere un piano strategico per il Mezzogiorno, lo schema prima proposto, il QUATTRO BIS, permette di interconnettere tutte le Regioni del Mezzogiorno, con un formidabile sviluppo
sostenibile nel loro futuro.

*Università di Reggio Calabria