di NATINA PIZZI*
Sacra libertà
Cancelli di filo spinato
testimoni di tormenti
di macchine di morte
spalancati alla libertà
si risvegliò il pensiero
tra brandelli e cenci
nacquero dei fiori
su chiodi di cancelli
la libertà e la luce
con mani operose
aprivano sentieri
a menti deturpate
noi alla memoria
di efferata morte
colmiamo ampolle
Sangue ancora sangue
Culla di memoria
corpi di fiamme
mucchi di cenere
vogliono il ricordo
erano rastrelli
carri indiavolati
dolore trasportato
nei forni crematori
sangue in zampilli
in torrenti e fiumi
sangue fino al cielo
sangue di lamenti
nella rossa volta
le anime bianche
chiedevano rifugio
al Dio degli innocenti
forse un Dio ascoltò
lo strazio di quei bimbi
fermò la mente insana
*Poesie lette durante la celebrazione della Giornata della Memoria presso l'Università di Reggio