MAFIA. A Catania duro colpo al clan Santapaola, 24 arresti (i nomi)

MAFIA. A Catania duro colpo al clan Santapaola, 24 arresti (i nomi)
All'alba di oggi, oltre 150 militari del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Catania hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare,
emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione
Distrettuale Antimafia, nei confronti di 24 soggetti indiziati in ordine ai
delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso, ricettazione e
detenzione di armi, estorsione, danneggiamento e incendio doloso, usura,
associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacen ti, evasione e
rapina a mano armata. L'indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Catania ed eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria, ha avuto
principalmente ad oggetto le plurime attività illecite gestite dal gruppo
capeggiato dalla famiglia Zucchero, noto come "gruppo della stazione", facente
parte della cosca "Santapaola - Ercolano". Le attività investigative hanno
consentito di accertare che il capo storico del clan, Zucchero Giuseppe,
nonostante la detenzione in carcere, ha continuato, nel tempo, a guidare le
attività illecite del suo gruppo, impartendo disposizion i ai congiunti durante
i colloqui carcerari in particolare a Romano Cristofaro e Zucchero Benedetto,
rispettivamente genero e figlio, da lui stesso investiti del ruolo apicale.
L'approfondito e attento lavoro di indagine ha permesso di ricostruire l'intero
organigramma del "gruppo della stazione", individuando quali affiliati Liberato
Francesco, Di Mauro Roberto, Silverio Davide e Zuccaro Domenico. Dalle indagini
è emerso un capillare ricorso al "pizzo", richiesto a tappeto a tutti i
commercianti della zona di influenza ed anche fuori dalla provincia etnea.
Inoltre, per fare fronte alle sempre maggiori necessità economiche dei membri
del clan (alcuni dei quali detenuti), gli associati hanno rivolto alle vittime
richieste di denaro sempre maggiori. Secondo schemi tradizionali e tipici della
criminalità organizzata chi non sottostava alle richieste subiva ripercussioni e
violenze di varia natura (in un caso è stato documentato l'incendio
dell'autovettura di una vittima e le istruzioni specifiche su come attuare
questo tipo di intimidazione fornite dal carcere dallo stesso capo storico del
gruppo). L'attività del clan diretta al reperimento di entrate economiche è
stata posta in essere anche con l'organizzazione di alcune rapine a mano armata
non solo nel territorio catanese, ma anche in altre regioni: erano state anche
progettate nei minimi dettagli, ma poi non portate a compimento, le rapine a un
ufficio postale di Faenza e ad una gioielleria in provincia di Reggio Calabria. Inoltre, il clan, per incrementare gli
introiti, ha ampliato il proprio raggio d'azione con nuove attività illecite, in
particolare avviando il c.d. "recupero crediti". Alcuni creditori, anche usurai,
per poter ottenere in maniera più rapida ed efficace la restituzione del denaro
dato in prestito, si rivolgevano a soggetti mafiosi che, facendo leva sul timore
ingenerato dalla propria caratura criminale, ottenevano immediatamente quanto
richiesto, trattenendo una parte dell'importo riscosso come provvigione per
l'attività svolta. Anche lo spaccio delle sostanze stupefacenti rientrava tra le
attività più remunerative per il sodalizio. In questi casi, lo smercio avveniva
reclutando persone estranee al clan al fine di far ricadere su altri il rischio
delle eventuali conseguenze in caso di controlli di polizia. L'atteggiamento
temerario dei nuovi vertici indagati ha causato momenti di frizione con altri
clan mafiosi, consentendo agli investigatori di acquisire elementi di prova su
personaggi di spessore del gruppo della "Civita", riconducibile alla famiglia
Nizza (Nizza Giovanni e Mirabella Salvatore). L'ordi nanza è stata eseguita nei
confronti di: - Albergo Alessandro, nato a Catania il 02/06/1991; - Arcidiacono
Francesco, alias "Franco U Salaru", nato a Catania il 16/07/1960; - Arena Marco,
nato Catania il 12/05/1964; - Bonfiglio Orazio, alias "Orazio Bassotto", nato a
Catania il 28/09/1981; - Caruso Sebastiano, alias "Nuccio Tyson", nato a Catania
il 28/10/1965; - Chiantello Carmelo, inteso "Melo", nato a Catania il
23/10/1980; - Di Bartolo Carmelo, alias "Melo Sviluppo", nato a Catania il
03/05/1967; - Di Mauro Roberto, nato a Catania il 22/08/1963; - Faro Francesco,
alias "Melo Meno", nato a Catania il 27/06/1987; - Gallo Angelo, alias "Angelo a
ciolla", nato a Catania il 06/02/1988; - Liberato Francesco, inteso "Franco",
nato a Catania il 24/11/1975; - Mirabella Salvatore, alias "Turi Palocco", nato
a Catania l'1/01/1965; - Mirabile Angelo, alias "Angelo u porcu", nato a Catania
il 02/10/1966; - Nizza Giovanni, alias "Giovanni Banana", nato a Catania il
18/11/1973; - Pomponio Agostino, nato a Catania il 07/02/1965; - Puglisi
Antonio, alias "Puddisino", nato a Catania il 19/10/1971; - Romano Cristofaro,
inteso "Cristian", nato a Catania il 12/05/1982; - Scalia Alessandro, nato a
Catania il 01/07/1978; - Silverio Davide Giuseppe, nato a Catania il 24/10/1967;
- Vella Alessandro, nato a Catania l'1/08/1991; - Zuccaro Domenico, alias
"Domenico u biondo", nato a Catania il 07/12/1968; - Zucchero Benedetto, inteso
"Benny", nato a Catania l'11/05/19 93; - Zucchero Giuseppe, inteso "Pippo", nato
a Catania il 30/03/1962; - Cavarra Bruno, nato a Siracusa il 14/02/1943 (arresti
domiciliari).