Il RISCHIO e la ricerca per la riduzione del RISCHIO

Il RISCHIO e la ricerca per la riduzione del RISCHIO
Una giornata di lavoro alla Chalmers University a Goteborg, è una importante occasione per fare il punto sulla questione rischio, in particolare sul rischio sociale, cioè il rischio che sia colpita la popolazione civile. L’Università di Reggio Calabria sta sviluppando un progetto nazionale di ricerca sulla riduzione del rischio. La Chalmers è tra le prime università al mondo, nei settori di Ingegneria, nelle classifiche proposte ogni anno da vari enti a livello internazionale.
La giornata di lavoro alla Chalmers è su “Resilient transport systems in an unpredictable world”. I partecipanti provengono sia dalla ricerca, sia dall’industria, sia dalle professioni.

Il rischio, oggi viene classificato in:
- Pericoli naturali e ambientali (uragani, alluvioni, terremoti, ...);
- Collassi tecnologici e sistemici (centrali nucleari, termiche, merci pericolose, …);
- Minacce indotte dall'uomo e/o ibride (attacchi terroristici diretti, attacchi chimici, biologici, ...);
- Molteplici interruzioni ed effetti a cascata da altri rischi (blackout elettrici, idrici, mancanza
rifornimenti energetici, ...).

Se si guarda solo al sistema dei trasporti, si può evidenziare la sua fragilità rispetto alle diverse tipologie di rischio. Negli ultimi anni si pensi a: blocco del canale di Suez, impossibilità di accesso al Mar Rosso, blackout in Spagna, serie di eventi climatici nell’Europa continentale con blocco dei sistemi ferroviari ed aerei, polvere vulcanica con blocco di aeroporti.

Il sistema dei trasporti è un sistema particolarmente complesso, composto a sua volta da vari sottosistemi (energetico, ICT, …) e quindi molto vulnerabile perché ciascuno dei sottosistemi ha una organizzazione indipendente. Dalla giornata alla Chalmers emerge che fattore centrale per la riduzione del rischio è identificare le criticità del singolo sottosistema e delle interazioni tra i sistemi. È necessario passare da attenzione e capacità reattive ad attenzione e capacità predittive. Cioè dall’essere bravi a intervenire dopo che il disastro è avvenuto, è necessario diventare bravi a prevedere il disastro ed intervenire prima adeguatamente.

Analizzando quanto accaduto nel mondo occidentale in questo inizio di secolo è possibile svolgere alcune considerazioni. Gli Stati Uniti sono stati colpiti da due disastri immani nel giro di pochi anni. Il disastro delle Torri Gemelle, avvenuto l'11 settembre 2001, quando 19 terroristi hanno dirottato quattro aerei di linea. Due aerei sono stati schiantati contro le due torri del World Trade Center a New York. Entrambe le torri sono crollate causando la morte di quasi 3.000 persone. 
L'uragano Katrina è stato uno dei disastri naturali più devastanti nella storia degli Stati Uniti, colpendo il sud del paese nell'agosto 2005 e causando 2000 vittime e danni per 125 miliardi di dollari. L’uragano si è formato il 23 agosto 2005 e si è dissipato il 31 agosto 2005.
I due disastri, e le rigorose indagini ufficiali e giornalistiche che ne sono seguite, hanno trasformato l’approccio statunitense al rischio, ponendo in primo piano la fase predittiva, e in particolare l’esposizione.

Infatti il rischio è scomponibile in accadimento (probabilità che accada qualcosa che si teme), vulnerabilità (probabilità che l’edificio o l’infrastruttura crolli), esposizione (probabilità che nell’area del disastro ci siano persone). Alla capacità di ripresa dopo il disastro viene comunemente associato il sostantivo resilienza, secondo altre definizioni la resilienza comprende anche la vulnerabilità. Gli USA hanno focalizzato l’attenzione su tutti gli aspetti, continuando a lavorare su vulnerabilità e resilienza ma dando grande attenzione all’esposizione in fase predittiva ed alla evacuazione che è l’azione più importante per ridurre l’esposizione.

I Paesi Europei sono stati colpiti nello stesso periodo da disastri simili a quelli USA, basti pensare agli attacchi terroristici di Madrid nel 2004 e di Londra nel 2005 con centinaia di morti e migliaia di feriti, o ai disastri naturali in Germania nel 2021 per inondazione con 180 morti, in Francia nel 2010 59 morti a causa di una tempesta, in Italia nel 2023 in Emilia Romagna con 17 morti per alluvione.

In Europa non si è sviluppata una attenzione adeguata alla riduzione dell’esposizione come negli USA, non sono stati sviluppati opportuni modelli di calcolo per stimare i tempi di evacuazione e per individuare i migliori percorsi per ridurre i tempi. I piani di evacuazione delle città e dei territori (quando presenti) non sono stati adeguatamente simulati con specifici modelli di calcolo quantitativo. 

Nel Piano Regionale Trasporti della Calabria del 2016 adottato dalla giunta Oliverio, con parere positivo della Direzione Europea del marzo 2017 l’obiettivo 9 e tutta la relativa azione sono finalizzati alla sicurezza. È prevista una specifica misura per la “Riduzione rischi connessi alla safety ed alla security nelle infrastrutture di trasporto”, con indicazioni per i piani locali, un’altra misura è prevista per le infrastrutture portuali, ed un’altra specifica per gli edifici pubblici. Considerando i gravissimi problemi idrogeologici della Calabria è necessario riprendere la strada tracciata dalla giunta Oliverio e riavviare la definizione di piani per ridurre l’esposizione in tutti i comuni della Calabria. È necessario altresì lavorare in modo coordinato per tutti gli altri rischi potenziali in linea con quanto previsto dal Piano.

La Regione deve rilanciare il suo ruolo di impulso sul tema del rischio, per ridurre l’esposizione dei cittadini, in tutti i suoi atti di pianificazione, e considerando la notevole quantità di risorse di cui dispone deve destinarne di specifiche per finanziare i piani (e le implementazioni) dei comuni, delle province e della città metropolitana di Reggio Calabria. 

La riduzione del rischio deve essere un obiettivo condiviso, trasversali a tutte le componenti politiche. La riduzione del rischio è centrale per lo sviluppo sostenibile della Calabria.

Francesco Russo
*Università di Reggio Calabria 25 Ottobre 2025