MATTARELLA. La lotta alla mafia non può fermarsi in una stanza deve farsi in tutto il palazzo

MATTARELLA. La lotta alla mafia non può fermarsi in una stanza deve farsi in tutto il palazzo
"Come diceva Giovanni Falcone, 'la lotta alla mafia non puo' fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l'intero palazzo. All'opera del muratore deve affiancarsi quella dell'ingegnere'". Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella oggi a Locri. "La repressione dell'illegalita' - ha aggiunto - e' inseparabile dalla resistenza civile. La lotta al fenomeno mafioso non avrebbe potuto raggiungere livelli cosi' alti senza una profonda consapevolezza dei nostri concittadini, senza un forte cambio di mentalita', senza la promozione di una nuova cultura della legalita'. I giovani e le associazioni della societa' civile, come Libera, e tante altre, sono stati tra i motori di questo radicale e indispensabile cambiamento".

"Dove prima vi era diffusa omerta' - ha detto ancora Mattarella - ora spesso vi sono i simboli e le bandiere delle associazioni impegnate contro la mafia. Dove vi era silenzio dettato dal timore, o dalla connivenza, ora vi sono le parole, forti e coraggiose, dei nostri ragazzi. Dove c'era indifferenza o rassegnazione, ora si insegna legalita'. Occorre rafforzare e diffondere questa crescita culturale. Un crescita che deve continuare nel tempo, e che non dobbiamo mai dare per conseguita una volta per tutte. Una crescita che presuppone un forte impegno nell'ambito educativo e formativo. La scuola e' un terreno decisivo per la formazione di coscienza civica e per trasmettere il senso della legalita', e dunque il contrasto alle mafie".

"Sarebbe un grave errore - ha sostenuto Mattarella - pensare che tocchi soprattutto ad altri, che sia soltanto un problema dello Stato e dei suoi rappresentanti. E' un compito che riguarda ciascuno di noi: nell'agire quotidiano, nei comportamenti personali, nella percezione del bene comune, nell'etica pubblica che riusciamo ad esprimere. Occorre, infine, un tessuto sociale piu' solido, attraverso l'effettiva possibilita' di lavoro e il buon livello dei servizi sociali e sanitari. Occupazione e qualita' dei servizi assicurano dignita' e rendono i cittadini piu' capaci di esser protagonisti. Un tessuto sociale solido, e rassicurato sotto questi profili, resiste meglio alle influenze e alle pressioni mafiose". "Questo - ha concluso - e' l'orizzonte politico, giudiziario, di ordine pubblico, culturale, educativo, sociale del nostro impegno contro le mafie".