"La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi, a Locri, fa di questa una giornata indimenticabile". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Una giornata - aggiunge - che assume un'importanza particolare per la Locride e per tutta la Calabria ed il cui ricordo rimarra' indelebile in ognuno di noi. Ringrazio l'Associazione 'Libera' e don Ciotti per aver scelto Locri come luogo in cui organizzare quest'anno la XXII Giornata della memoria e dell'impegno per ricordare tutte le vittime delle mafie. La scelta del Capo dello Stato di essere insieme a noi e' stata una scelta importante, fortemente desiderata e voluta. Egli e' venuto qui non solo per testimoniare e ribadire la sua vicinanza ai familiari delle vittime innocenti della mafia, questa piovra tentacolare e spietata di cui egli stesso ha conosciuto la tracotanza e la spietatezza per aver perso il fratello Piersanti, ucciso da 'cosa nostra' il 6 gennaio del 1980, e la cui prematura e tragica scomparsa ha segnato profondamente la sua vita e quella dei suoi familiari, ma per invitarci a tenere alta la testa e a difendere caparbiamente, con orgoglio, la nostra storia, la nostra liberta' e la nostra dignita'". "Quella del Presidente della Repubblica oggi a Locri - dice ancora Oliverio - e' stata, quindi, una presenza tutt'altro che formale o istituzionale. Essa ha rappresentato un segnale forte e carico di speranza per una terra che non sempre ha avvertito la vicinanza dello Stato e delle istituzioni. Mattarella ha scelto di essere oggi, qui, in una citta' e in un comprensorio che hanno sofferto molto e pagato con il sacrificio dei suoi figli migliori la lotta contro le mafie. Questo territorio rappresenta una parte importante della nostra regione per le risorse che esprime, per la storia e le antiche radici culturali ma, soprattutto, perche' qui vive una comunita' aperta ed accogliente che, nella stragrande maggioranza, e' composta da uomini e donne oneste e laboriose, pronte a perdere la vita per difendere la propria dignita'. Questa comunita', che ha potenzialita' enormi per rialzarsi e riprendere il cammino, ha pieno diritto di guardare con speranza e fiducia al futuro".