di ALDO VARANO - La condanna di Scopelliti a sei anni e l'interdizione perpetua dai publbici uffici, come un improvviso tsunami, sconvolge tutti gli equilibri della politica calabrese.
La sospensione del’’ex Governatore da tutti i centri del potere creerà uno sconvolgimento alto e un clima di incertezza diffuso dal quale non sarà facile uscire illesi. Un intero ceto politico, non Fi o il Ncd, ma un’intera area, dovrà ridisegnare gli organigrammi del proprio potere. Vi saranno carriere politiche e burocratiche interrotte, ridimensionate; comunque, a rischio. Cresceranno le aspettative personali di molti, perfino nella schiera dei fedelissimi di Scopelliti, che punteranno a occupare nuove caselle approfittando del colpo del loro ex capo. Di certo, vi sarà un diffuso riposizionamento con aspirazioni e sconfitte e uno scontro politico il cui esito non è possibile prevedere.
La mazzata arriva poi in un momento di grande delicatezza. Fi sembra sulla via dell’implosione e vive impotente il tramonto di B, sconfitto in politica, condannato dalla giustizia, espulso dal senato. Il Ncd è in mezzo al guado non ancora alternativa credibile a Fi. Scopelliti, per la particolare scansione dei prossimi appuntamenti politici rischia l’espulsione dal tavolo di gioco. Il Cdx in Calabria si ritrova con Fi in crisi galoppante e con Scopelliti, detentore del potere reale nella regione, azzoppato. C’è da capire se qualcuno sarà in grado di riprendere il filo della matassa del Cdx calabrese. Quando il Consiglio arriverà alla sua conclusione e Scopelliti potrebbe tornare in campo, anche se per quella data non avrà risolto i suoi problemi giudiziari, il peso della condanna e i riposizionamenti politici che intanto matureranno potrebbero tagliarlo fuori o drasticamente indebolirlo.
Ma anche nel csx e nelle altre aree politiche lo sconvolgimento sarà alto. Quell’area, per un evento extrapolitico, si troverà a dover operare in una situazione diversa da quella in cui si è mossa finora. Il punto più delicato è che fino a prima della sentenza la corsa verso la conquista della Regione (e il Comune di Reggio) sembrava proibitiva. Ora diventa possibile approfittare dello scombussolamento del cdx, anche se resta tutt’altro che facile perché il csx non ha un progetto e una strategia credibili agli occhi degli elettori e dei potenziali partiti alleati per conquistare la Regione (e il Comune di Reggio). In sintesi: finora il cdx presenta candidati o aspiranti tali, ma progetti e strategie per vincere non se ne vedono.
Lo scontro per la Regione (e il Comune di Reggio) è aperto, ma non sarà una partita con l’avversario a porta libera.
Certo, i partiti avranno pensato a come affrontare le novità della sentenza, sia in caso di condanna che di assoluzione, ma ora bisognerà passare dalle ipotesi alle partite vere. Non sarà facile costruire lo sbocco di questa novità e riorganizzare rapidamente obiettivi e prospettive.
L’unica certezza al momento è quella di un indebolimento significativo del sistema su cui si è articolato il potere in Calabria e, in modo specialissimo, in provincia di Reggio dove l’influenza e il ruolo di Scopelliti (politico e personale) è stato decisivo nell’ultima dozzina di anni; sia quando ha occupato la poltrona più importante di Palazzo San Giorgio, come sindaco, sia quando utilizzando quella poltrona ha fatto il salto a Governatore.
Vi sarà nell’immediato una polemica dura sul fatto che Scopelliti viene sconfitto non politicamente ma con una sentenza. Già da ieri vi erano state le avvisaglie con una dichiarazione della segretaria calabrese di Fi, la on. Santelli, che ha sostenuto che Scopelliti avrebbe pagato per la sua collocazione politica di cdx.
Ma la polemica si spegnerà abbastanza rapidamente e presto i nodi politici verranno al pettine. Per tutti.