di FRANCESCO RUSSO* - Esistono ancora Calabria e Sicilia? Sono diventati solo paesaggi letterari raccontati da Camilleri, Criaco, Gangemi, Piazzese?
Che la Sicilia fosse un’isola è ben risaputo, che Gioia Tauro fosse su un’isola ormai sembra accettato nel silenzio generale. Dell’esistenza di Sicilia e Calabria, in questa fase storica, si comincia a dubitare.
L’Europa ha disegnato cosa accadrà nei prossimi anni per i trasporti.
L’Italia è interessata a 4 grandi corridoi ferroviari:
Baltico-Adriatico, da Danzica a Ravenna, via Trieste (corr 1);
Mediterraneo, da Algeciras a Budapest via Milano (corr 3);
Scandinavia –Mediterraneo, dalla Russia a Malta (corr 5);
Reno-Alpi, dall’Olanda alla Liguria (corr 6).
Tutte le Regioni si stanno muovendo in forma organizzata.
Sino al 2020 ci sono a disposizione 26,2 miliardi per tutta UE: pochi o troppi non è chiaro, ma è inutile discuterne.
Il fatto è che i soldi verranno attribuiti solo in base a gare tra differenti progetti. E per vincere (non sembri banale) è necessario partecipare.
In questi ore, dalla lettura della stampa, si apprende:
Venezia-Trieste: Lupi incontra Serracchiani e Zaia. Pronti 1,8 mld “Il collegamento ad alta velocità fra Venezia e Trieste si farà”. Lo ha affermato il 26 marzo a Roma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani, al termine di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Lupi, il presidente della Regione Veneto Zaia, il commissario per la TAV Venezia-Trieste Mainardi, l’amministratore delegato di Rfi, Elia, e il capo della struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture, Incalza.
Bari-Napoli: Lupi insedia la task force. Dovrà fissare cronoprogramma per l’opera. Martedì 1 aprile il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lupi, hanno fatto la riunione per la costituzione della task force della linea ad alta velocità-alta capacità Napoli-Bari. Della task force faranno parte i governatori delle Regioni interessate, vale a dire il Presidente della Regione Campania Caldoro, della Puglia Vendola, del Molise Di Laura Frattura e della Basilicata Pittella. Con i quattro governatori sono stati convocati anche i vertici di Ferrovie dello Stato, di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e di Invitalia.
I partiti di governo e opposizione stanno lavorando: Serracchiani, Di Laura e Pittella per il PD al governo; Zaia Lega, Caldoro Forza Italia, Vendola SEL, per l’opposizione.
E la Sicilia? E la Calabria?
Crocetta e Scopelliti hanno problemi immediati. Crocetta la questione governo regionale, Scopelliti la questione dimissioni. Chi legge sa come stanno le cose.
Ma le domande rimangono: Calabria? Sicilia?
Intanto gli altri vanno avanti, recuperano risorse, investimenti, occupazione attuale (con i lavori) e futura (con validi collegamenti ferroviari).
La Commissione Trasporti della Camera ha convocato gli enti per l’Area dello Stretto. La diretta televisiva è stata impietosa: assenze, balbettii, cacofonia, comizi. Ad oggi non c’è un documento unitario sullo Stretto. Intanto gli altri vanno avanti.
Cosa nostra e ndrangheta, piemontesi borboni e garibaldini, bizantini e saraceni che c’entrano con i corridoi europei?
Se non c’è una richiesta forte di Calabria e Sicilia per le ferrovie, che c’entra Bruxelles e Roma?
Perché Calabria e Sicilia non adottano metodi quantitativi per le proposte nel campo dei trasporti? Perché gli enti dell’Area dello Stretto non li adottano? Dove sono i progetti condivisi?
È necessario che intervengano i vertici nazionali di Sindacati e Confindustria, dalla Camusso a Squinzi, da Bonanni ad Angeletti. Deputati e Senatori controllino FS-RFI, chiedano conto al Governo Nazionale. In particolare i Senatori che determinano la vita del Governo nazionale.
La ricerca riguardante i metodi quantitativi per l’Ingegneria dei trasporti, svolta presso l’Università di Reggio, è stata valutata dal Ministero tra le prime 2 in Italia. Gli Ingegneri laureati in Trasporti a Reggio hanno conoscenze e competenze di qualità internazionale nei metodi quantitativi; sono a disposizione delle Regioni Calabria e Sicilia per supportare l’azione politica. Bisogna andare avanti, impegnarsi. I trasporti sono cruciali per Sicilia e Calabria, sono il lavoro e lo sviluppo, sono il futuro.
*docente UniMediterranea