SAVE THE CHILDREN e CITTADINANZA ATTIVA: Nessuno muoia a scuola!

SAVE THE CHILDREN e CITTADINANZA ATTIVA: Nessuno muoia a scuola!

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Il patrimonio edilizio scolastico italiano, secondo il Rapporto Save The Children – Cittadinanza attiva,  è formato da 40.151 edifici. Sono proprietà di Comuni, Province e Città metropolitane. Oltre la metà è stata costruita prima del 1970. Poco più della metà soltanto, il 53,2% degli edifici, è in possesso del certificato di collaudo statico, mentre il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità.

In Italia più o meno 4 milioni e mezzo di studenti tra i 6 e i 16 anni vivono in province totalmente o parzialmente rientranti in aree con una pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2), nelle quali si trovano 17.187 edifici scolastici, cioè il 43% del totale.

Nell'anno scolastico 2017-2018 vi è stato un record di crolli e distacchi di intonaco. La stampa locale ne ha registrati oltre 50. Dall’inizio di questo anno scolastico (2018-2019) la stampa locale ha segnalato 47 crolli, uno ogni 3 giorni. Oltre 250 crolli dal 2013 a oggi. E’ evidente, purtroppo, che la situazione tende al peggioramento per l’invecchiamento del patrimonio scolastico. L'insicurezza delle scuole, la precarietà degli edifici hanno provocato, a partire dal 2001, 39 vittime tra gli studenti. Dentro il tragico mucchio, i 27 bambini della ''Francesco Iovine'' di San Giuliano di Puglia (Campobasso), che morirono il 31 ottobre 2002, uccisi dal terremoto che colpì la Puglia e il Molise, e Vito Scafidi, morto il 22 novembre 2008 per il crollo di un controsoffitto nel Liceo ''Darwin'' di Rivoli (Torino).

Contro tutto questo Cittadinanzattiva e Save the Children hanno elaborato un Manifesto in nove punti per una proposta di legge sulla sicurezza degli istituti scolastici chiedendo ai parlamentari di tutti gli schieramenti di depositare e discutere in Parlamento una proposta di legge che superi l'attuale frammentazione normativa e garantisca a studenti, personale docente e non docente spazi sicuri e protetti dove poter apprendere o lavorare senza rischiare la propria vita.

Il Manifesto in nove punti sottolinea il diritto fondamentale per bambini, insegnanti e personale non docente di vivere ed operare in strutture sicure, ricevere una piena informazione, partecipare ai temi della sicurezza scolastica in prima persona.

È fondamentale inoltre il superamento dell'attuale frammentazione delle fonti di finanziamento per la sicurezza delle scuole, la creazione di una vera e propria cultura della prevenzione e della sicurezza e misure di sostegno per i bambini e i ragazzi coinvolti nelle emergenze. Infine - spiega il Manifesto - è essenziale che sia previsto in via generale che associazioni con comprovata esperienza e competenza in materia di sicurezza scolastica possono intervenire in giudizio a tutela dei bambini e delle comunità interessate.

Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, nelle scorse settimane, quando sono emersi questi dati, ha insistito con determinazione: ''Serve una legislazione che possa integrare e riordinare l'attuale normativa, frammentaria e incompleta, e mettere finalmente al centro il diritto dei bambini a una scuola sicura in senso strutturale e antisismico, ma anche confortevole e priva di barriere architettoniche, e il diritto delle famiglie a una piena informazione sulla condizione degli edifici che i loro figli frequentano. Soltanto garantendo supporto tecnico agli enti locali proprietari delle scuole nel realizzare gli interventi necessari, chiarendo le responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte e considerando la cultura della prevenzione un obiettivo formativo nei curricoli scolastici sarà possibile garantire che tutti, bambini, ragazzi insegnanti e personale non docente, possano imparare e lavorare in luoghi sicuri''.

P.S. Purtroppo la Calabria e l'area dello Stretto di Messina, al di là del "normale" rischio del nostro paese, zono collocati in una zona che ha già pagato costi altissimi e drammatici agli eventi sismici per una doppia criticità: il sisma e la debolezza delle costruzioni. Ecco perché Save The Children – Cittadinanza attiva parlano soprattutto a noi.