Marcello Fonte, il calabrese che s'è aggrappato alle stelle

Marcello Fonte, il calabrese che s'è aggrappato alle stelle

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Straordinaria presentazione, nei giorni scorsi, di Notti stellate di Marcello Fonte, su iniziativa della libreria Ave, a palazzo Alvaro, a Reggio Calabria. Uno dei pochissimi casi in cui si potrebbe dire: una presentazione unica.

È stato un lungo colloquio tra Marcello – certamente “il calabrese 2018” – e la numerosissima platea, soprattutto i suoi compagni d’infanzia e di banda musicale: come se tutta Archi fosse contenuta in quella sala, a rimembrare il passato, verificare il presente e ipotizzare il futuro.

Toni più che amichevoli, familiari tra gente che riconosce certe espressioni dialettali, certi usi, certi luoghi come la propria lingua materna. Non celebrazione, ma felicità di condividere la riuscita di uno capace di pensarsi come parte della comunità dei reggini che, vivendo o meno a Reggio, cercano di fare qualcosa di buono per la propria città.

Alla destra di Marcello Fonte, il regista Paolo Praticò.

Con una buona dose di intelligente autoironia da parte di Fonte: ormai sulla ribalta internazionale, eppure ancora ragazzo di strada (o, forse, meglio: di discarica): cosa che avrebbe potuto essere in negativo e, invece, lo è in positivo, essendo riuscito a salvare dall’inferno ciò che inferno non è fino a farlo diventare promessa di paradiso.

Marcello Fonte con il piccolo protagonista di Via dall'Aspromonte, film in fase di montaggio di Mimmo Calopresti dal libro di Pietro Criaco.

Uscendo in una piazza Italia addobbata a festa, con davanti la sede del Comune scintillante di luci, i non-spettatori (in quanto co-autori) della serata si sono portati dietro molte idee cui riflettere e molte emozioni: di quelle che fanno bene al cuore.

*di Marcello Fonte, in libreria NOTTI STELLATE, einaudi, 2018, 17,50 euro.
**foto di Attilio Morabito tratta da fb.