La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'lba dei funerali di uno stato..”
Cosi il testo della terza strofa de “I cento passi” una canzone, una ballata, dei Modena City Ramblers.
Il nove Maggio 1978 è una data da non dimenticare nella storia della nostra Repubblica. Un attacco violento al cuore dello Stato Democratico nato dalla Resistenza. A mille chilometri di distanza il corpo di Aldo Moro e quello di Peppino Impastato. Due facce dello stesso violento attacco. Due storie con lunghi percorsi processuali per arrivare alla verità. Ma insieme alla verità giudiziaria che ci hanno consegnato i tribunali, c’è una verità storica.
Il 9 Maggio ‘78 veniva colpito con Aldo Moro il simbolo della possibilità di ricostruire al governo del Paese l’unità delle forze che avevano combattuto il nazifascismo. Il 9 Maggio ’78 veniva colpito con Peppino Impastato il simbolo della possibilità di gridare No alla mafia. Il Paese è stato ricacciato in vicoli bui.
Se tanto si è detto di Aldo Moro e del suo martirio, poco si è detto di Peppino Impastato. Bisogna arrivare al 2000, tanti martiri dopo, per far conoscere a tutti gli italiani Peppino Impastato. C’è voluto il film di Marco Tullio Giordana, su sceneggiatura di Claudio Fava, Monica Zapelli, e dello stesso Giordana, per scoprire questa vicenda tutta italiana.
Per sapere che un giovane siciliano lottava contro la mafia a mani nude. Quando l’urlo di Sciascia con il suo Giorno della Civetta si era consumato, c’è l’urlo di Peppino “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare... prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”, così Peppino/Luigi Lo Cascio nel film.
Bisognava attendere altro: La Torre, Chinnici e il lungo rosario di morti. Moro ed Impastato erano le due facce della stessa medaglia, il tentativo di ricostruire l’unità nazionale e, con quella ritrovata unità, attaccare subito a fondo la mafia siciliana e tutte le mafie del Paese.
La storia non si fa con i se e con i ma.
Torna nella nostra memoria e continua a girarci in testa il brano sulla bellezza, che gli sceneggiatori mettono in bocca a Peppino, e la scena di Peppino con suo fratello:
"Sei andato a scuola, sai contare?"
"si so contare"
"E sai camminare?"
"so camminare"
"E contare e camminare insieme lo sai fare?"
"credo di si"
"Allora forza, conta e cammina.. 1, 2,3, 4..."
"ma dove stiamo andando?"
"..conta e cammina..95, 96, 97, 98, 99, 100..lo sai chi ci abita qui?"
"U zu Tano ci abita qui..
cento passi ci sono da casa nostra, cento passi"
Il 9 Maggio dovrebbe stare tra le date da cerchiare in rosso nel nostro calendario civile.
Tanti film trattano Aldo Moro, alcuni saranno trasmessi in questi giorni altri bisogna andare a cercarli nella rete. Il più nuovo è Esterno Notte miniserie di Bellocchio del 2022, e poi Buongiorno notte sempre di Bellocchio ma realizzato 20 anni prima nel 2003. Il caso Moro del 1986 è il film uscito otto anni dopo l'uccisione del presidente della DC, diretto da Giuseppe Ferrara, ha come protagonista Gian Maria Volonté.
Piazza delle Cinque Lune, ancora del 2003, è un film di Renzo Martinelli in cui Donald Sutherland è il giudice
Saracini, cui viene recapitato un filmato con le immagini del rapimento. Andrebbero rivisti tutti.
Sarebbe stato bello che il 9 Maggio del 2023, 45 anni dopo, una rete televisiva avesse trasmesso, in una no-
stop, tutti i film.
La Rai ci permette di rivedere I Cento Passi su Rai Movie il 14 Maggio 2023 alle ore 19:10.
*Uni Reggio Calabria.