L’on. Mimmo Pappaterra in un partecipato incontro a Montalto Uffugo ha lanciato l’allarme amianto in Calabria e ha denunciato i gravi ritardi fatti registrare nel conseguimento degli obiettivi stabiliti dalla Legge Regionale 14/2011.
“La pericolosità dell’amianto è ormai nota – ha affermato Pappaterra - non solo sotto il profilo ambientale ma anche per la salute dell’uomo. Eppure nei nostri territori la presenza di tale materiale cancerogeno è ancora molto diffusa, soprattutto in vecchi opifici, in evidente stato di degrado che necessitano, quindi, di essere messi in sicurezza. Tanti siti pericolosi sono presenti nella provincia di Cosenza, tra cui, solo per citarne alcuni, l’ex fornace di Santa Caterina Albanese, l’ex stabilimento “Russo pavimenti” di Rose, l’ex cartiera di Mongrassano e l’ex pastificio di Mormanno. La stampa locale, peraltro, ha avuto il merito di riaccendere i riflettori sulla grave situazione che viviamo, per come, peraltro, testimoniato anche dai dati prodotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una situazione che finora è stata del tutto sottovalutata. Anche in questo settore, dunque, è necessaria una immediata e provvidenziale inversione di tendenza, al fine di affrontare con decisione la problematica e portarla a soluzione”.
“Nella nostra regione bisogna, innanzitutto – ha proseguito Pappaterra- accelerare l’attuazione dei provvedimenti tesi al raggiungimento degli obiettivi contenuti nella Legge Regionale "Interventi urgenti per la salvaguardia della salute dei cittadini: norme relative alla eliminazione dei rischi derivanti dalla esposizione a siti e manufatti contenenti amianto”, anche per fornire un quadro di riferimento chiaro e preciso agli enti chiamati ad intervenire in merito, Province, Comuni, Asp ed Arpacal, che dovranno e potranno, quindi, ottemperare in tempi certi ai compiti loro assegnanti. In questo contesto particolare importanza riveste certamente l’operatività del C.O.R Calabria a cui è connesso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi.
Parimenti prioritario appare, poi, anche il censimento di siti e strutture contenenti amianto, che dovrà essere corredato da un’analisi di rischio effettuata da tecnici specializzati nel settore, al fine di stilare una graduatoria di priorità in base allo stato di pericolosità; è del tutto ovvio che, conseguentemente, sarà necessario mettere in sicurezza gli impianti con dichiarata pericolosità per la salute pubblica ed eseguirne la bonifica”. “Per affrontare compiutamente la problematica, però – ha concluso il candidato Pd al consiglio regionale - è anche opportuna l’istituzione di un tavolo di consultazione con le associazioni di categoria per coordinare i livelli di intervento reciproci e raggiungere gli auspicati obiettivi della sicurezza della salute pubblica e della tutela dell’ambiente, verso cui da sempre mi sento particolarmente impegnato”.
Calabria, l'on. Pappaterra lancia l'allarme amianto
ReP