L'ANALISI. La riunificazione del Csx che cambia il quadro elettorale in Calabria

L'ANALISI. La riunificazione del Csx che cambia il quadro elettorale in Calabria

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UNO. Chi conosce, anche soltanto da lontano, i riti della politica aveva già capito tutto sabato sera: il centro sinistra si era ricompattato e Callipo sarebbe stato il solo candidato dello schieramento. Un po’ prima erano state lanciate dalle agenzie due dichiarazioni.

Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, esprimeva “stima politica e personale” per Oliverio e gli chiedeva uno sforzo di unità”, cioè di convergere su Callipo con l’obiettivo di riconquistare la Calabria al Csx.
Oliverio aveva risposto a stretto giro: “l’appello del segretario del mio partito, Nicola Zingaretti, non mi lascia indifferente”. Frase secca e breve per dire due cose: io sono sempre stato per l’unità e, secondo, lo chiede il “segretario del mio partito”, cioè del partito di cui ho sempre fatto e viglio continuare a far parte. Del resto, Zingaretti aveva avanzato, oltre l’argomento decisivo dell’unità come condizione per vincere, tanto più in presenza della rottura del Cdx, anche un altro argomento che non può che avere avuto su Oliverio un peso decisivo: se vince il centro sinistra il buon governo di Oliverio può trovare un inveramento e uno sviluppo, se, invece, arrivano i sovranisti per la Calabria sarà buio.

Un botta e risposta privo di smagliature e di qualsiasi errore. Col tempo conosceremo i retroscena del duetto. Sapremo dei messaggeri e dei mediatori di ambo le parti che hanno faticato per riunificare una situazione che i commissari esterni (ed estranei) del Pd calabrese avevano trattato conducendola verso il disastro.

A metà pomeriggio di domenica la conclusione ufficiale. "Oggi pomeriggio – recita il comunicato che chiude la vicenda e dettato da Oliverio - il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha convocato la coalizione del centrosinistra per una valutazione partecipata sulla situazione politica alla luce dell'appello del segretario nazionale del Pd in merito alla necessità di costruire un ampio schieramento unitario delle forze democratiche e progressiste con l'obiettivo di contrastare e sconfiggere il centrodestra a trazione leghista. La coalizione ha apprezzato lo sforzo unitario espresso da Zingaretti ed ha condiviso la successiva disponibilità ed apertura espressa dal Presidente Oliverio nella dichiarazione di ieri. In particolare è stata fatta propria la preoccupazione del segretario nazionale del Pd in relazione alla necessità di non disperdere il lavoro positivo svolto dal Governo regionale in questi anni e la necessità di proiettarlo nel futuro attraverso un progetto innovativo sostenuto da un ampio schieramento del centrosinistra e del civismo democratico. Inoltre, la coalizione ha apprezzato le considerazioni di stima politica, istituzionale e personale manifestati da Zingaretti nei confronti dal Presidente Mario Oliverio".

DUE. L’operazione politica modifica lo scenario politico-elettorale delle prossime elezioni regionali calabresi. Intanto sottrae dal tavolo l’argomento del voto inutile che sarebbe necessariamente scattato con la divisione in due blocchi del centro sinistra o delle componenti antisovraniste. Sarebbe stato facile argomentare l’inutilità del voto a Callipo o Oliverio dato che essendosi spaccato lo schieramento era improbabile che uno dei due vincesse. Questo argomento, che gli analisti giudicano insidioso nelle competizioni dove il territorio fa la parte del leone, non esiste più.

Né Callipo né Oliverio potranno essere giudicati in campagna elettorale, responsabili perché incapaci di costruire uno schieramento con probabilità di successo. Soprattutto non potranno venire accusati di aver regalato la Regione alle pulsioni egoiste di un Nord che, quando è rappresentato in modo consistente dalla Lega di Salvini, ritiene di dover “aiutare il Sud altrimenti straripa come l’Africa” (come è stato teorizzato 72 ore fa al congresso ufficiale del partito leghista).

Infine, e non è irrilevante, sia Oliverio che Callipo, non avranno alcuna responsabilità in caso di vittoria del centro destra o del raggruppamento Occhiuto, e sconfitta del centro sinistra. La responsabilità cadrà interamente sul Movimento 5* e sul suo candidato che, non a caso, ha iniziato a mettere le mani avanti radicalizzando la contrapposizione tra i 5* ed Oliverio. Più in generale, la riunificazione del Csx, nonostante la permanenza della rottura del Cdx (che sembra nascondere un problema politico più di fondo che merita una valutazione a parte) semplifica e rende più trasparente la proposta politica su cui i calabresi saranno chiamati a votare.

Al momento i blocchi significativi sono quelli costruiti attorno ai candidati Santelli, Callipo, Occhiuto. Ma i termini non sono scaduti e sono possibili altri colpi di scena dopo quello che ha visto il passaggio del dottor Nucera da candidato presidente a sostenitore della on. Santelli.