L’INTERVENTO. Come difendersi dall’intossicazione mediatica su Ms C-19 durante la  Quaresima

L’INTERVENTO. Come difendersi dall’intossicazione mediatica su Ms C-19 durante la  Quaresima

corona

Quando ho compreso che i notiziari dei TG e tutto ciò che circola sul web cominciavano a divenire tossici per la salute interiore mia e di tantissima gente, ho ritenuto importante non solo prenderne atto, ma non subirne ulteriori effetti. Nessun discernimento è solo teoria, implica delle scelte concrete.

Quale poteva essere quella giusta? Restare totalmente senza informazioni? Limitarle? Mettere la testa sotto la sabbia, non volerne sapere più nulla di ciò che accade nel mondo e in Italia?

Impossible dal momento che nemmeno gli eremiti lo fanno, né sarebbe stato equilibrato passare da un estremismo all'altro.

Importante per ciascuno prendere coscienza della possibile mancanza di libertà della mente che, senza rendersene conto, diventa dipendente dal bollettino di guerra e dall'attaccamento insano a gesti apparentemente innocui e quotidiani, come andare su fb, aprire la TV e il Cell. Farlo in modo compulsivo.  Nei luoghi pubblici i discorsi e l allarme sono gli stessi, ma dal momento che si deve stare a debita distanza, é più facile porsi al riparo.

Il condizionamento di notizie tossiche è una conseguenza purtroppo rilevabile in molte occasioni di martellamento mediatico per eventi drammatici ed eccezionali, vedi le Torri Gemelle. Dopo una settimana, due, la mente, è pervasa e condizionata da ciò che ascolta. Non ascolta più,  subisce. Anche quella più critica e attenta a non cadere in queste trappole che ostacolano la vita, ne viene turbata.

Gli attaccamenti più pericolosi non sono tanto quelli tangibili, gli oggetti a cui teniamo, piuttosto quelli invisibili e profondi, come i convincimenti personali e indotti, i condizionamenti psicologici, la paura di perdere certezze, stabilità, salute. Insomma tutte le molteplici costruzioni interiori condizionanti.

Questo è un tempo, per i credenti, in cui si digiuna. Spesso, per mettersi a posto, si rinuncia a dolci e si pongono in atto tanti altri propositi, che il più delle volte non costano più di tanto e sono benefici solo se si ha problemi con la bilancia.

In realtà sono degli aggiustamenti per essere a posto con la coscienza, sostituendo il fine con il mezzo. Ma che succede quando si scopre che qualcosa condiziona profondamente la nostra vita togliendoci la pace? Vorremmo eliminare l 'impedimento, ma sorvoliamo, forse rimandiamo. Che tipo di volontà guida le nostre scelte e le nostre durevoli omissioni?

Difficilmente desideriamo togliere l'affettività disordinata, qualunque essa sia, che rende la nostra vita traballante e soggetta alle tempeste che inevitabilmente arrivano.

Mai un tempo come questo è stato più propizio per ristabilire le priorità. Forse non l'avremmo mai fatto, nemmeno chi si dice credente, di riconoscere l'opportunità e quanto si stia vivendo un momento della Storia particolarissimo.

Cosa fare, dunque? Tante le cose che possono esserci tossiche. Le notizie sono il paradigma di tanto altro. Basta scavare tra le proprie fragilità e ne saremo consapevoli. Un errore da evitare é il grande gesto eclatante, velleitario e di certo fallimentare.

Accettare, invece, la propria fragilità, più o meno invalidante, in questo tempo di fragilità planetaria, in cui i contatti sono sempre più limitati e limitanti, scegliere iniziando con piccoli gesti quotidiani di rinuncia, su cui ci si misura e ci si affida. Scegliere di disintossicarsi.

Le notizie sono tossiche? Questa mattina non mi connettero'. Ma, si forse... , solo un pochino...?! Ricordarci che dietro una piccola eccezione, si annidano cento altre.

Per qualche tempo eviterò il bollettino di guerra, ma non la conoscenza dei fatti salienti che vanno conosciuti, tanto ci sarà comunque qualcuno a fare da filtro. Fintantoché non avrò riacquistato tranquillità e pace e consolidato le priorità.

Non so quanto durerà questo atipico digiuno, non dal prosciutto o dai dolciumi, spero spero aiuti a ristabilire i contatti con il senso di questa vita.