SANITÀ e CALABRIA. Comunità competente un anno dopo

SANITÀ e CALABRIA. Comunità competente un anno dopo

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Il primo luglio del 2019 presso la sala Sintonia della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme in un intenso e partecipato “Incontro in movimento” accompagnato da 14 interventi programmati e da altrettanti contributi dei presenti, si decise di costituire Comunità Competente sulla base di un “Documento Fondativo” per scrivere, insieme ai calabresi, una Riforma organizzativa e etica della sanità regionale che si basasse su un nuovo modello culturale che valorizzasse la Medicina Distrettuale e tenesse conto del ruolo dei “Determinanti di salute” sul benessere dell’uomo.

Ricordo la tensione morale e l’entusiasmo degli interventi di don Giacomo Panizza, Amalia Bruni, Sandro Giuffrida, Marina Galati, Giovanni Marino, Caterina Laria, Maurizio Iocco, Stefania Marino, Monica Zinno, Elena Sodano, Francesco Esposito, Clementina Fittante e tanti altri che, condividendo il “Progetto”, non sottacevano le difficoltà che avremmo incontrato.

Il “Documento” focalizzava i seguenti punti:

  1. A) Il valore della PARTECIPAZIONE quale “Determinante sociale positivo” contro la corruzione, la ‘ndrangheta e l’autoreferenzialità del Sistema ;
  2. B) L’istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, per garantire una effettiva conoscenza dello stato di salute della popolazione anche al fine di elaborare una programmazione su dati ;
  3. C) La PREVENZIONE intesa come l’intreccio di più politiche, non solo sociosanitarie, che pongono al centro l’uomo nella sua quotidianità ( stili di vita/mobilità/urbanistica/istruzione);
  4. D) La “MEDICINA DISTRETTUALE” il cui nostro mantra era ed è: “Dalla desertificazione della Medicina Territoriale a un verde giardino” in cui una Medicina narrativa e di iniziativa attua la “presa in carico del paziente con una particolare attenzione alle “Cure Domiciliari”;
  5. E) La Salute della donna, dei bambini e delle bambine che pone al centro il ruolo del Consultorio Familiare, l’attuazione del P.O.M.I. e nuovi modelli quali “Le Case di Maternità”;
  6. F) Gli Ospedali e l’Organizzazione a Rete con l’istituzione delle Aziende Sanitarie Ospedaliere (ASO) che vedrebbe l’HUB gestire tutta la spedalità pubblica e privata accreditata;
  7. G) Una forte “Rete Territoriale delle Demenze” che sono, con i 28.000 casi attesi in Calabria, una vera e propria epidemia;
  8. H) Una attenzione alla “Sanità Digitale” che rappresenta il futuro della tutela della salute;
  9. I) L’attuazione del “Piano Pluriennale di investimenti nella Edilizia Sanitaria e nell’acquisto di tecnologie medicali” tenuto conto del miliardo e seicento milioni di euro colpevolmente non spesi in questi ultimi 20 anni e degli 86 milioni di euro resi disponibili dalla legge 60/19.

Dal 1° luglio abbiamo cominciato un viaggio nella nostra Regione con incontri istituzionali (Cotticelli/Irto/Falcomatà/Consiglieri Regionali/Sindaci/ Capo di gabinetto del Ministro), assemblee pubbliche e, quando la SARS COV2 ci ha costretti in casa, abbiamo organizzato partecipate webinar con l’elaborazione di una serie di documenti quali:

A) L’iniziativa, andata a buon fine, a favore di una Rete di Laboratori di Patologia Clinica per la lettura del Tampone Sars COV2 ( ASP Reggio Cal/ASP Catanzaro 21/02/20);

  1. B) L’appello alle forze politiche durante la campagna elettorale perché “La salute resti al centro delle decisioni politiche” (15/1/2020 );
  2. C) L’iniziativa pubblica in Consiglio Regionale del 5/02/20 dal titolo:” Le tre emergenze sanitarie dell’ASP di Reggio Cal;
  3. D) La pubblicazione sul Corriere della sera del 25/02/20 delle attività di Comunità Competente con il titolo: ”la Comunità Competente: un segnale importante dal Sud”;
  4. E) L’iniziativa in difesa del Centro di immigrazione e integrazione sociosanitaria dell’ASP di Catanzaro dell’1/03/20 dal titolo: ”Non abbandoniamo gli ultimi del Servizio Sanitario Regionale”;
  5. F) Una lettera al generale Cotticelli del 9 ottobre che sollecitava l’istituzione delle : “Unità complesse di cure primarie e delle Associazioni funzionali territoriali ;
  6. G) Appello a Cotticelli e alla Santelli a “Fare presto” nel fronteggiare la pandemia dell’11/03/20;
  7. H) Un Piano dettagliato del 19/04/20: “Coronarovirus in Calabria, guardare al presente per preparare il futuro”;
  8. I) Una lettera aperta al ministro Speranza per: ”Il diritto alla salute in Calabria” con la raccolta di 5.000 firme di cui 120 Sindaci del 10 /05/20;
  9. J) Una lettera aperta alla Santelli e a Cotticelli :” Sviluppiamo le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie a domicilio del 28/03/20 in cui tra l’altro ricordavamo che l’ADI è un LEA su cui da sempre siamo inadempienti come Regione ;
  10. K) L’iniziativa, andata a buon fine, con l’Associazione “Donne e Diritti “ di San Giovanni in Fiore del 5/05/20 per attivare lo screening mammografico;
  11. L) L’iniziativa con l’Associazione “Donne Insieme “di Melito P.S. per la riapertura del Consultorio Familiare h12 (Maggio 2020);
  12. M) La pubblicazione sul Manifesto del 7/04/20 del nostro articolo: ”La Calabria al tempo del COVID 19”;
  13. N) L’iniziativa con il Comitato per i diritti degli ammalati cronici di Reggio Cal. del maggio 2020 per attivare le Cure domiciliari sospese da oltre un anno;
  14. O) La denuncia insieme al Comitato “DifendiAmo l’Ospedale”, della carenza del Personale pressol’Ospedale di Locri , locali fatiscenti, nonostante i Fondi a disposizione, e, ultima grave vicenda, l’assenza del colonscopio.

Abbiamo apprezzato la DGR 91/2020 che accoglie la nostra richiesta di riportare nel Dipartimento tutela della Salute il socio-sanitario affinchè si abbia una visione unitaria dei bisogni di salute del paziente.

L’appello al Ministro Speranza e alla Presidente Santelli apre una fase nuova con le Istituzioni perché, prendendo spunto dai Decreti Conte 14/18 e 34 del 2020 e dai ritardi accumulati dalla gestione Commissariale della sanità calabrese, nella lettera aperta facciamo delle “Proposte necessarie e realizzabili” nei seguenti 5 punti alcuni dei quali , poiché insoluti, già presenti nel Documento fondativo di Comunità Competente: 1) Attivaretutti gli strumenti di PARTECIPAZIONE ; 2) Porre attenzione alla derelitta” Medicina Distrettuale”; 3) Una profonda Riforma della Rete Ospedaliera attivando, anche, le equipe a pendolo;  4)Rideterminare i Piani del fabbisogno del Personale delle Aziende Sanitarie che, a mio parere, è una occasione da non perdere perché , alla luce di un nuovo modello culturale della organizzazione della sanità che ha fatto emergere la pandemia, la sanità va ridisegnata potenziando il ruolo del Dipartimento di Prevenzione, la Rete dei Servizi di Virologia e Microbiologia, le Cure Domiciliari, la Medicina di Prossimità, le Unità di Terapia Intensiva ,di Malattie Infettive e di Pneumologia, la Diagnostica Radiologica e altro ; 5)Una nuova fase del Commissariamento che in 10 anni ha aggravato i problemi della sanità calabrese; infatti nel documento scriviamo che , nelle more del superamento del Commissariamento che reclamiamo con forza, chiediamo al Ministro Speranza che al Commissario sia dato il mandato di attuare una Riforma Sanitaria che in Calabria manca da 13 lunghi anni !! con il concorso di 3 gambe: 1) le Istituzioni; 2) Gli Attori Sociali; 3) Le Organizzazioni degli Operatori sanitari. Facciamo presto, non sprechiamo questa grande occasione che, purtroppo, la pandemia ci ha dato, perché dopo il 21 febbraio 2020 tutto è cambiato.

RUBENS CURIA *Portavoce Comunità Competente