L`argomento è carico di polemiche. E’ giusto che il cittadino danneggiato dalla giustizia chieda un risarcimento del danno non più allo Stato ma direttamente al magistrato?
SWG, uno degli istituti più prestigiosi della sondaggistica italiana ha curato un sondaggio svoltosi tra il 23 e il 25 giugno su un campione che secondo gli esperti è molto ampio: mille persone.
Il risultato è apparso inequivoco: l’81% degli italiani ritiene che il magistrato che sbaglia deve essere responsabile della propria azione. La posizione è diffusa tra tutti gli elettorati e comprende chi ha votato per Grillo (78%), chi ha scelto Forza Italia (90%), Lega Nord (94%), Pd (85%).
Il dato diventa meno netto, ma sempre molto consistente, quando si tratta di decidere come intervenire, cioè se è necessario agire direttamente contro i magistrati per farli rispondere personalmente del danno o attraverso lo Stato. Il 64% ritiene indispensabile l`azione diretta contro i magistrati; gli altri optano per un intervento attraverso lo Stato.
Il 71%, comunque, sottolinea l’esigenza di leggi che ferma la punizione verso chi sbaglia impedisca ricatti o condizionamenti all’azione della magistratura.
Gli italiani, inoltre, sono del parere che la responsabilità non scatti solo quando c’è dolo o negligenza ma anche quando l’errore è conseguenza di una visione personale o ideologica. La pensano così l’84% degli elettori di Fi, il 93 della Lega Nord, il 72 del Pd il 74 dei 5S.
Il 35% soltanto teme e considera ad alto rischio la norma sulla responsabilità civile diretta dei magistrati. Più sensibili al tema gli elettori di Grillo 50% e del Pd 48. Meno preoccupati i berlusconiani 28%. (a.a.)