L’ANALISI. Reggio, vince Falcomatà e perde l’inviato dalla Lega Nord di Salvini

L’ANALISI. Reggio, vince Falcomatà e perde l’inviato dalla Lega Nord di Salvini

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Quando ci sono i dati di 172 sezioni su 218 si profila più che una sconfitta una vera e propria umiliazione, non per Minicuci, che com’è spuntato sparirà (ovviamente dal punto di vista politico) ma per la Lega Nord di Salvini e la sua pretesa di conquistare uno dei territori più significativi del profondo Sud dell’Italia. Dove profondo Sud vuol dire diritti negati, investimenti mancati, occasioni per i giovani cancellate, attenzione debole, ingiustizia sociale diffusa.

I numeri sono impietosi. Falcomatà 58,26%. Minicuci 41,74. Falcomatà stravince. Anzi, di più: Reggio non è stata espugnata.

Vince soprattutto perché appena si sono chiuse le urne del primo round ha immediatamente capito e denunciato la sostanza dello scontro che si era aperto e si sarebbe giocato nella città dello Stretto. Non è stato forse lui a intuire e avvertire che lo scontro vero si sarebbe giocato tra la Lega Nord di Salvini e la città di Reggio?

Bene, questo scontro l’ha vinto Reggio e l’ha perso la Lega Nord trascinandosi dietro in un precipizio rovinoso un Cdx nell’occasione incapace di far valere le ragioni di Reggio, la sua autonomia, il suo diritto a partecipare a una competizione col suo volto e i suoi dirigenti. Insomma, il Cdx ha svenduto il suo ruolo e la città. Non è una cattiveria scriverlo: è lo stesso comportamento reale del Cdx che s’è sbriciolato in tre diversi blocchi a sostenere e mandare questo messaggio. Ha mancato l’appuntamento e ha in qualche modo prestato e offerto la città di Reggio e la sua voglia di riscatto a disegni di potere pensati e costruiti centinaia e centinaia di chilometri più in là. Anzi, più in su.

Ora il sindaco di Reggio è stato giudicato dai cittadini di Reggio e i dati parlano di un trionfo. E dei voti, quali che siano bisogna sempre prenderne atto perché significano sempre qualcosa di molto profondo che si muove nella coscienza della collettività.

Sia chiaro i problemi di Reggio sono ancora enormi e tutti lì. Appena appena attenuati da una resistenza inverosimile che ha tenuto aperta la speranza di una ripresa in questi anni difficilissimi che abbiamo alle spalle.

Falcomatà è stato umile e onesto con la città. Ha molto insistito sulle difficoltà originate ed ereditate dal Cdx che lo voleva ora spodestare ed ha elencato gli errori da lui commessi.

Finiti i festeggiamenti inizierà la partita vera dei prossimi cinque anni. La posta in gioco sarà costruire per Reggio finalmente le condizioni perché il suo territorio si affermi come una grande metropoli mediterranea. Falcomatà ha contratto con la città questo debito. E su questo, alla fine, verrà giudicato.